Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti

Anna De Castiglione
Con questo racconto si è classificata al secondo posto al concorso Marguerite Yourcenar 2001 sez. narrativa
 L'essenziale
 
Sono nato distratto; col tempo sono peggiorato.
Ma questa mia caratteristica non è per me una limitazione, bensì una benedizione...
Dimenticare non è "non sapere"; è eliminare inconsciamente ciò che prima si sapeva; è cancellare il superfluo per salvare l'essenziale.
Essere terribilmente sbadati, come me, è indubbiamente difficoltoso, perché il nostro quotidiano si nutre di dettagli insignificanti, ma per certi versi può rendere la vita affascinante.
L'episodio che sto per raccontare, ammesso che io riesca a giungere fino alla conclusione, lo dimostra.
 
Avevo appena terminato la mia siesta quotidiana; mi stropicciai gli occhi per mettere a fuoco l'ambiente che mi circondava e capire che cosa mi stava preparando quella giornata. Appena svegli tutti proviamo uno stato d'incoscienza, più o meno breve, nel quale annaspiamo, con la sensazione, spiacevole ed insieme curiosa, di brancolare nel buio. Quel giorno, però, quella sensazione sembrava non volermi abbandonare: chi ero?, dove ero?, cosa dovevo fare?
Tutti interrogativi ai quali la mia povera mente annebbiata non trovava una risposta. Appoggiata sul tavolo, un'agenda aperta; alle ore 16.00 di quella pagina, era scritto con una calligrafia precisa e sicura, che non riuscivo a riconoscere: "Lezione al politecnico, aula di fisica, corso avanzato, 3° piano. Ripasso".
Certo, il politecnico lo conoscevo bene e ricordavo anche l'aula di fisica al 3° piano... ma io che c'entravo?
Indossai la giacca che si trovava adagiata sul divano: stirata, pulita e di buon taglio... Sì, quella giacca mi piaceva. La indossai..., la giacca continuava a piacermi, ma in me c'era qualcosa che non andava...
Infilai una mano nel taschino, ed estrassi una carta d'identità: Eugenio Genius, chiarissimo prof. di fisica, matematica, informatica, scienza, tecnica, analisi, ecc. ...
Ero dunque io Eugenio Genius? Dovevo trovarmi alle 16.00 per una lezione di Fisica al politecnico? L'idea non mi dispiaceva, ma cosa avrei potuto insegnare? In quel momento non ricordavo assolutamente nulla: né di fisica, né di matematica, né... eppure l'aula la ricordavo bene...
Decisi, come ormai avevo imparato, di procedere per piccoli passi; come un equilibrista che cammina sul sottile filo delle sue poche certezze, circondato dal vuoto della propria incoscienza...
 
Poco dopo le 16.00 avanzavo, con andatura lenta ed incerta, nel corridoio che portava all'aula di Fisica, corso avanzato.
Chi dimentica quasi tutto, come me, si sente come l'uomo che si è perso e non riesce a tornare a casa; prova i sentieri bui, i vicoli ciechi, le vie traverse, pur di trovare la direzione giusta.
Ma in quei larghi corridoi, dove sentivo l'eco dei miei passi sul marmo, cercai di convincermi che quando si percorre la grande strada Destino percepire vale più di conoscere, intuire vale più di ricordare...
Un'onda altissima di esclamazioni, chiacchiere animate e risate fuoriusciva dall'aula. Ma non appena aprii la porta, tutto tacque, come per incanto. Mi avvicinai alla cattedra pedinato da un mare di occhi, adoranti e spietati. Soffiai nel microfono nella speranza non funzionasse. Ma funzionava... Cosa avrei potuto dire? Era il sole che girava attorno alla terra o viceversa? Di sicuro tanto il sole quanto la terra giravano intorno alla mia povera mente smarrita.
 
"Ci sono domande?", chiesi per prendere tempo, nella speranza che non ve ne fossero... ma sapevo che sarebbero arrivate.
Pochi istanti di silenzio che passarono con la lentezza di ere geologiche... poi si alzò un ragazzo, aria da "secchia" ed espressione da ranocchia:
"Cos'è una soluzione? Perché il soluto risulta inseparabile con mezzi meccanici dal solvente? Se lo zucchero si scioglie nell'acqua senza che lo si possa riconoscere più dall'acqua, accade lo stesso con la sabbia o il caffè?".
Soluto?... solvente?... soluzione?... mi sembrava tutto un gioco di parole senza senso...
Ma forse la "soluzione", era come diceva sempre mia moglie. La "soluzione" era lei: mia moglie! Il mio unico vero grande amore!
Pensai a lei, ai suoi riccioli biondi sul mio viso, ma forse i suoi capelli non erano ricci... e forse non erano neanche biondi...
Però quel pensiero mi rasserenò e mi ascoltai rispondere:
"Posso affermare di essere certo di aver avuto la fortuna di provare, in prima persona, l'esperienza di sentirmi "soluto" nel "solvente".
L'ho provata il giorno in cui ho incontrato per la prima volta mia moglie: non capivo e non ascoltavo ciò che diceva, ma percepivo il profumo di un essere sconosciuto, un profumo che stordiva di felicità e di desiderio... desiderio di restare uniti per sempre, smarriti l'uno nell'altro, costretti l'uno verso l'altro senza riuscire a liberarsi, allacciati in un unico essere, che sprofonda nell'abisso senza fondo dell'amore... Sentii la sua mano nella mia, mi sentii bruciare dal fuoco della passione e fui certo, che nonostante la forza devastante del male dentro e fuori di noi, niente avrebbe potuto separarci, perché, senza di lei, non avevo mai veramente vissuto e non avrei mai potuto vivere dopo...
Avrebbe potuto forse accadere con un'altra persona?
Se qualcuno di voi avesse provato l'esperienza di cui sto parlando, capirebbe che se lo zucchero si scioglie nell'acqua e diventa così inseparabile da essa, non altrettanto accade con la sabbia o il caffè... Auguro a tutti voi di trovare prima o poi qualcuno con cui sentirvi come il soluto nel solvente...!".
 
Tacqui e respirai profondamente. In qualche modo avevo risposto.
Gli occhi che mi scrutavano erano spalancati, incantati e incantevoli...
Quasi desideravo un'altra domanda...
Si alzò una ragazza, minigonna di cuoio, sbuffata di fumo da vamp:
"Vorrei capire perché nei deserti, quando l'aria è molto calda, i raggi di sole vengono deviati e noi possiamo avere l'impressione di vedere ciò che non esiste. Vorrei cioè capire il fenomeno della rifrazione della luce attraverso strati atmosferici con densità diverse, in poche parole il fenomeno dei miraggi: vediamo ciò che non c'è, o lo vediamo solo deformato?".
Rifrazione della luce? Solo il suono di quella parola, mi serrava lo stomaco e mi seccava la gola... che ne sapevo io della rifrazione? La rifrazione aveva forse a che vedere con il fenomeno della riflessione della luce? O ne era l'esatto opposto?... Forse dovevo riflettere...
Allargai le braccia, impotente e disarmato di fronte a tanto sapere che non sapevo, e risposi:
"Credo che il nostro deserto sia il nostro sopravvivere quotidiano... immersi nel silenzio e nell'immobilità... che uccide lentamente la nostra anima senza che ce ne accorgiamo; ma se vi fermate ad ascoltarla, vi accorgerete che il vostro sguardo è stato fino a quel momento immerso nelle tenebre... potrete vedere il miraggio di un'oasi lontana, di una fonte inesauribile che inonda e che disseta...
Ma prima dovrete avvertire un'arsura che si insinua come un coltello nel vostro cuore... che affonda la sua lama fino al manico... e solo quando vi sentirete morire..., il desiderio vi potrà salvare.
Vedrete finalmente la vostra patria lontana, che darà uno scopo e un significato al vostro deserto e alla vostra vita. E non sarà più importante sapere se ciò che inseguite, il vostro miraggio, esiste veramente, perché la verità non sarà più indispensabile: se non esiste, è perché il cuore non è pronto; ma se ci crederete, esisterà!".
L'ultima domanda che ricordo, fu quella di un ragazzo apparentemente rigido, camicia perfettamente inamidata, come i suoi capelli:
"Vorrei capire meglio se possiamo considerare valido il modello dell'Universo di Newton, che affermava l'esistenza di un infinito numero di masse materiali distribuite in uno spazio infinito; e, per quanto riguarda il suo processo dinamico, il processo di espansione dell'Universo procede indefinitamente?".
Ormai quelle domande non mi incutevano più paura e gli occhi di quel ragazzo erano gli occhi impauriti di un cerbiatto smarrito nella grande aula, ormai semivuota, che suscitavano in me solo una grande tenerezza.
"Non costringete le vostre domande nei ristretti confini dell'Universo stellato... lasciatele spaziare nel mondo sconfinato che racchiudete nel cuore... tutto il resto vi apparirà piccolo ed insignificante... L'ansia di dimostrare, di verificare e di indagare vi impedisce di spalancare la mente e di percepire l'imperscrutabile, il Mistero di cui la nostra anima si nutre... Mi stai chiedendo se l'Universo è infinito? Forse,... ma è un dettaglio; di sicuro è infinito il tuo cuore, e questo non è un dettaglio... forse un giorno le tenebre copriranno tutto ciò che conosciamo, forse il Nulla riempirà i nostri spazi, forse il tempo si fermerà, ma il tuo cuore non smetterà di battere...".
Non ricordo se fu un applauso o un coro di risate, ma la mia lezione finì...
Il prof. Genius, che naturalmente non ero io, venne nel pomeriggio a riprendersi la giacca e l'agenda che aveva dimenticate a casa mia, ovvero nella portineria dell'Università.
Da quel giorno qualche studente mi rivolge un sorriso, che apprezzo, ma che non riesco a capire se sia di gratitudine o di pena... Ma forse saperlo è solo un particolare senza importanza...
Il motivo per cui ho raccontato questo episodio è invece... accidenti!... ho la netta sensazione di non riuscire a ricordare l'insegnamento della storia...
 

 

Classifica Concorso Marguerite Yourcenar 2001 sezione narrativa
 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it
Se ha una casella Email gliela inoltreremo.
Se non ha casella Email te lo diremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera presso «Il Club degli autori - Cas. Post. 68 - 20077 MELEGNANO (MI)» inserendola in una busta già affrancata. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla.
Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2001 Il club degli autori, Anna De Castiglione
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 
IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |
 Ins. 03-11-2001