LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

 

Adriano Scandalitta

 
 
A Mortara
 
Di tutte le città d'Italia
io amo te o Mortara
prima culla e lieto arengo
di giochi spensierati.
 
T'amo avvolta nella fuliggine
della nebbia mattutina
o nel bianco manto nevoso.
Ridenti al raggio benedetto
le messi ti fan corona
qual regina
e a te s'inchinano
offrendo il segno del loro affetto.
 
E quando a festa di distendi
pigramente nell'ubertoso
verdeggiar dei prati
mi è grato coglier
lo stormir del pioppo,
il cinguettar del passero
e il respiro profondo che la natura
vitale effonde.
 
Nel fumo delle tue ciminiere
c'è il pulsare della tua vita attiva,
la buona volontà dei tuoi figli
è l'immagine del tuo volto
sereno e tranquillo.
 
 
«Se qualcosa potrà salvare l'umanità, sarà il ricordo:
il ricordo del male
servirà da difesa contro il male;
il ricordo della morte
servirà da difesa contro la morte»
(Elie Wiesel - Nobel per la pace 1986)
 
 
 
Morte ad Auschwitz
 
Ho visto la morte avanzare
con scarpe di piuma, leggera
avvolta in un nero mantello
di tenebre,
con in mano una falce d'argento
e con occhi di falco.
 
Ho visto la morte danzare
sui fili spinati ad Auschwitz,
riempire le fosse,
le camere a gas,
travolgere uomini, donne,
ragazzi innocenti
sospinta da un fiume d'odio
e di follia.
 
La falce della morte brillava
nel cielo più cupo e più triste
ad Auschwitz,
ma morte peggiore c'era
nei cuori di chi la voleva,
una morte dal cuore di sasso,
dagli occhi di fuoco,
assetata di sangue.
 
...Quando la morte fu arrestata
campi di morti
biancheggiavano al sole
e coscienze stravolte,
volti impietriti
ancora vedevano danzare
sui fili spinati la morte
a cui uomini folli
la falce d'argento
aveva affilato.
 
 
 
Pane e silenzio
 
Domani non aspettatemi a pranzo.
Non verrò con il solito tram
ma scivolerò lesto
con la metropolitana
verso i confini del mondo
 
E vedrò prati sconfinati
e correrò a piedi nudi
verso orizzonti di fuoco
 
Questa metropoli afosa
mi schiaccia i polmoni
e mi stordisce
 
Voglio evadere
e per un giorno
mangiare pane e silenzio.
 
 
 
Ultimo istante
 
Dalla faretra
hai tolto una freccia
ma l'arco della vita
non si è più teso
e tu sei rimasta
immobile con la
tua freccia al fianco,
pronta a lanciarla
nel giorno radioso
della tua resurrezione.
 
Arrivederci,
cara nonna Elvira.
 
 
 
Progetto
 
La vita
non si può vivere
alla rinfusa
 
Mercatino di idee
barattate
su banchi
di giorni stanchi
 
Filamenti di luce
che illuminano
meno di una candela
 
In tutto
ci deve essere
un progetto serio
di vita
 
Ognuno sia
architetto
del suo cuore.
 

 
 
Biglie di sogno
 
Giocavo
con biglie di sogno
nello splendido circuito
della vita
 
Le lanciavo
in discese spericolate
o in salite dure
da superare
 
Le sento ancora muoversi
nelle tasche
le splendide biglie
della fanciullezza
 
Le prime,
quelle fragili,
di creta, di terracotta,
di gesso colorate,
 
le ultime
di vetro duro,
infrangibili,
dai disegni multicolori
 
Oggi la vita
si è fatta seria:
non rotolano più
biglie di sogno
 
La realtà
è un pachiderma
lento a muoversi.
 
 
Felicità
 
Le stelle trapuntano
la notte di tenui ricami,
seta fine
per il tuo vestito
d'amore
che indosserai
quando le mie braccia
ti cingeranno
in una notte
senza vento
e la luna
illuminerà il tuo corpo,
conchiglia pura
approdata
sulla spiaggia
dei miei sogni:
accosterò il mio orecchio
sul tuo cuore levigato
e sentirò suoni ancestrali
e cullato da questa dolce
musica mi scorderò di amarti
e mi addormenterò, felice,
al tuo fianco.
 
 
 
Sentirsi vecchio
 
Sentirsi vecchio
deve essere una sensazione strana
come di chi pedala contro vento,
un proseguire incerto
su binari traballanti,
consunti dal tempo
 
Sentirsi vecchio
è perdere la passione
per la vita,
abbandonare la pugna
per ritirarsi, titubante,
nelle retrovie
 
Sentirsi vecchio
è smantellare il cuore
all'amore,
abdicare a quei sogni
che da sempre
hanno illuminato la nostra vita
 
Sentirsi vecchio
è adagiarsi sulla sabbia
della rinuncia
rincorrendo miraggi
di felicità perdute.
 
 
 
La farfalla
 
Non lascerò che la farfalla
si raffreddi sull'albero dei sogni.
 
Il suo volo è breve
e desidero proteggerlo
come se fosse la mia vita
all'apparenza trasandata
ma felice di esprimersi
come meglio crede.
 
Anch'io volerò come lei
nell'immenso cielo della vita
in un'estate breve ma tumultuosa.
 
 
 
Asceta
 
Non sono un asceta
non vivo all'ombra
di un cono di luce
ne cerco rifugi improvvisati
 
Io vivo la mia vita
di uomo normale
senza strafare;
non sono un asceta
ma vorrei possedere
un po' più
di luce interiore.
 
 
 
Il cioccolato fondente
 
Il cioccolato fondente
mi ricorda il tuo ritorno
dalla guerra,
o padre.
 
Ne avevi un bel pezzo, quadrato,
duro come il sasso,
amarognolo,
che noi ragazzi spezzavamo
in silenzio
per timore di infrangere
il bellissimo incantesimo
del tuo ritorno.
 

 

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Agg. 07-01-2004