LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Giovanni Coppola
Giovanni Coppola - in arte Adacas -è siciliano di Enna e vive a Roma.
Ha scritto romanzi,novelle,poesie,dando al teatro diverse commedie
E'anche pittore,scultore e musicista.Ha fatto diverse pubblicazioni.
Ha vinto ex equo il PREMIO SILA di poesia e nella pittura il 2° premio
internazionale dei murales.Le sue poesie hanno chiarezza di linguaggio.
Alla base della lirica di Giovanni Coppola è un credo di vita,intessuto di
ricordi. Egli narra i suoi momenti interiori con semplicità,come un amico
che dà il braccio all'amico e con lui conversa umilmente.
Chiaroscuri
 
Là, sulla terra nuda, gioco di ombre.
Ombre di cielo..nuvole che vanno
a guisa di battelli all'infinito.
Ombre..non più ombre..buio che si fa luce,
luce,che non è luce.Tutto scompare,
tranne il dolore,che non ha confini.
 
Acque in rivolta
 
Verso una civiltà che già barcolla
avanza il fango.
come arcate di un ponte,crollano i pilastri
per la piena e l'onda ne ribolle.
Avanza un mare arrossato di sangue
mentre tutto scompare nel nulla.
Urlano invano secoli di storia,
mentre implacabile l'onda
lor cinge il collo e poi...silenzio.
Oh Dio immenso !
Tu che dal nulla tutto facesti vita
ferma la marea,che ci travolge.
 
Vent'anni
 
Perchè piangere quando si ha vent'anni ?
Son solo nuvolette,il sole è alto.
Piangi,se vuoi,nell'ora del tramonto,
quando dirai "addio" e sarà sera.
 
Che resterà ?
 
Un volto ingiallito...un legno tarlato...
un tratto di penna sul libro del destino.
- "Perchè non butti quell'orrido ritratto ? "
Un segno di croce frettoloso
e via....tra i rifiuti.
E il mondo proseguirà la corsa,
ignaro di te,che un giorno fosti.
 
Natale
 
Un piccolo abete,un mondo di fiaba.
Negli occhi piccini rifulge una stella.
Un rosso bagliore dal vecchio camino.
Tepore di mamma...Natale.
Novella la vecchia di um Bimbo divino
e sogna il piccino sul grembo di mamma
natali di neve.
 
L'ultimo fiore
 
Perchè,poeta,da sì gran tempo taci ?
Pur se dello spirto ogni valor tramonta
al dilagar della bruciante lava,
un fiore ancora occhieggia nel deserto.
Ansioso attende che tu,poeta,
lo carezzi;che, pensoso,
col canto immacolato lo ravvivi.
 
Ritorno di fiamma
 
Presso il camino si scaldano i nonni.
Gennaio ricama candida neve.
Lei fila...lui legge sospiri di amore
su carta ingiallita.Il tempo è volato.
Un fiore appassito.......
Nell'ombra riflessi di fuoco
nei cuori...ritorno di fiamma.
Lenta un'ombra di sogno discende.
Presso il camino nel freddo gennaio
c'è ancora calore.
 
Povera umanità
 
Vedo oscurarsi il cielo
ed arrossarsi di sangue l'orizzonte.
Delirio di coscienze in gran tormento,
assorbite nel nulla.
Vedo lo sguardo tuo stanco ed arrossato
e te,consunta umanità,che crolli.
Fermati dunque! Dove vai ?
Non lasciar che triste peso
ti spinga ancora giù per il pendio
e violenta insorgi.
Vedo da te lontano il tuo Fattore
e la distanza cagiona tanto affanno.
Torna al sentiero donde ti partisti !
Ritroverai te stesso se troverai la Croce.
 
Desiderio
 
Un raggio di luce...un filo di speranza,,
una carezza lieve.
Ogni altra cosa :sibilo di vento,
che va a morir lontano.
 
Pianto di foglie
 
Sospirano le foglie.
Nell'oscurità la notte
canta silenziosa e mesta.
Al Buio che si inchina
sorride la Stella innamorata
e danzano insieme sul vento
e sulle cose danze di sogni.
Piange sommessa la foglia un pò gelosa :
il Buio questa notte
non le darà carezze.  

  "Giovanni COPPOLA" <adacas@iol.it>
 


©1996 Il club degli autori , Giovanni Coppola
Per comunicare con il Club degli autori: info<clubaut@club.it>

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Inserito il 21 maggio 1998