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Giorgio Bianchi

Nato a Ancona il 30 aprile 1970 e risiede a Senigallia. Ha iniziato a scrivere da pochi anni per esternare i suoi pensieri e le sue emozioni, quindi non ha mai partecipato a consori letterari. Ha soltanto pubblicato una raccolta di poesie su Spiragli 30 editrice Nuovi Autori.

 

Eterni

 
La luna illumina
le strade perse.
Le stelle dorate ricordano
il tempo perso.
Il vento ti subbuglia
la parte celata.
Tu vai,
in cerca del destino.
Il mare allontana
la tristezza.
La pioggia bagna
i cuori infranti.
Tu vai,
Tu vai sorridendo.
 
 
Il vento
 
La fiamma dell'amore è in te.
Quando il tuo cuore
volerà come una farfalla
la tua vita sarà Vita.
Dentro di noi,
Dentro queste spesse mura.
Non avrai più rimpianti.
Non avrai più paure.
Sei tu, forte
come una montagna.
Quell'amico ti è vicino.
La gioia di vivere è in te.
 
Lacrime di sangue
 
Ci siamo persi.
Ci siamo perfezionati.
Come è bella la vita
costruita sull'avere.
Come è bella la sofferenza
nata per capire.
Come ci si sente
senza Dio?
Ma Lui, non si fa vivo,
non ascolta le nostre preghiere,
non ferma il sangue che scorre.
Non c'è per tutti.
Ma se ad ogni preghiera
ci esaudisse,
se ad ogni guerra
la fermasse,
se si facesse vivo,
noi cosa faremmo?
Si è fatta viva la Madonna.
Si è fatto vivo un Uomo.
Si è fatta la vita e la morte.
Si è fatta l'Eternità.
No, non contano più le spiegazioni.
Conta il proprio cuore.
Conta vivere guardando il giorno
e vedere che passa
come una stella cadente.
 
 
Piccola bosniaca
 
Ho paura.
Paura di non amarti più.
Di non esserti vicino
quando Tu invece
lo sei sempre stato.
Ho paura del male che posso fare.
Ho paura di sorridere troppo
quando gente ha vissuto troppo poco.
Ho paura dei miei occhi
quando gente ha visto solo sangue.
Ho paura di questo silenzio
che non c'è dall'altra parte dell'Adriatico.
Pace, Pace.
Basta con queste stragi d'innocenti.
 
 
Versante
 
Le onde rovesciavano e sospiravano
il lungo cammino.
L'odore inebriava il mio spirito.
Il vento m'abbracciava
e mi spingeva avanti.
Io lì:
la mia ombra nel Paradiso.
 
 
L'aquilone
 
Sentirsi come un aquilone
così leggero così colorato.
E volare sopra montagne
senza timore.
Volare sopra il mare
e rompere il filo
per farsi trasportare dal vento.
Colorare il cielo
e poi sparire nell'Universo.
 
 
Tempo inconciliabile
 
Un bambino dai capelli biondi
vuole giocare.
Con il sorriso si fa avanti.
Questo tempo così bello
di così poche parole
di così pochi pensieri.
Questo tempo che non passa mai
per poter crescere
per potersi esprimere come noi.
Questa felicità piena di purezza.
Quel viso sincero
Quegli occhi pieni di Dio.

 

 

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Inserito il 6 dicembre 1997 (p7, eff)