LA PIÚ
            GRANDE 
            ANTOLOGIA VIRTUALE 
            DELLA POESIA ITALIANA 
            Poeti
            contemporanei affermati, emergenti ed
            esordienti
          | 
      
      
         | 
            Sergio
            Blandi
          | 
      
      
         
            
               - Sergio Blandi è nato a Palermo il 25
               aprile 1956 ove vive e lavora. Ha presentato le sue
               poesie giovanili in passato, ricevendo diverse
               segnalazioni e una pubblicazione inserita
               sull'antologia della Firenze Libri -
               L'autore.
 
               
               - Ultimamente una sua poesia, presentata per una
               selezione nazionale sulle reti televisive
               Telepiù, è stata scelta per la
               trasmissione "Notte Poesia" la sera di fine anno e,
               successivamente, pubblicata sulla rivista
               Telepiù di febbraio 2000.
 
             
          | 
      
      
         
            
                    
                  
                  -  
                  
                  
 
                     - Mutazione
 
                   
                  
                  
                  -  
 
                  
                  - Nelle acque dell'oceano
 
                  
                  - finalista di mille battaglie
 
                  
                  - di umana versione
 
                  
                  - sazio di terra già colmo
 
                  
                  - mi svestirò dell'umana mente
 
                  
                  - berrò dal calice
 
                  
                  - della superficie
 
                  
                  - e con brave squame
 
                  
                  - me ne starò giù
 
                  
                  - nel fondale
 
                  
                  - tra perle e coralli
 
                  
                  - dell'amico tonno
 
                  
                  - sotto lo scoglio
 
                  
                  - dietro la morte.
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Ci separa
 
                  
                  - la fragilità dell'aria
 
                  
                  - l'attività chirurgica
 
                  
                  - del tempo
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Nell'ombra
 
                  
                  - mi nutro soltanto
 
                  
                  - del ricordo
 
                  
                  - della tua innocenza
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
                  
                  
 
                     - Mentre corre il
                     treno
 
                   
                  
                  
                  -  
 
                  
                  - Occhi nel buio, tristezza infinita
 
                  
                  - camminano pari passo
 
                  
                  - al treno in corsa.
 
                  
                  - E solo la tua pelle bianca e
                  vaporosa...
 
                  
                  - e solo udine... il tuo sonno
                  profondo
 
                  
                  - è dolce compagna del mio
                  ritorno.
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Spirali di foglie
 
                  
                  - sognava
 
                  
                  - l'autunno
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Quando
 
                  
                  - dalle sue labbra
 
                  
                  - d'acqua e ombra
 
                  
                  -  
 
                  
                  - uscì
 
                  
                  - un profilo
 
                  
                  - di stella
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - A me stormiscono le foglie
 
                  
                  - foglie di un cielo mattutino
 
                  
                  - e all'infinito vago
 
                  
                  - trovando solo schegge.
 
                  
                  - Mi dimetto dalla mia
                  potestà,
 
                  
                  - dalla mia essenza rimossa
 
                  
                  - dalla malnata specie
 
                  
                  - inchiodato come un uomo risibile
 
                  
                  - alla palestra del tempo perduto.
 
                  
                  - Derido inaccettabile
 
                  
                  - ciò che resta di me
 
                  
                  - inutilmente colpa traguardo
 
                  
                  - sguardo di polvere sbigottito.
 
                  
                  - Negli occhi la serpe
 
                  
                  - nelle viscere l'armata a cavallo
 
                  
                  - nella memoria l'esilio.
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Potessi espatriare
 
                  
                  - la mia anima
 
                  
                  - origine e assenza
 
                  
                  - dai fragori dei giunchi
 
                  
                  - e dalle rive
 
                  
                  - e ritrovarla
 
                  
                  - nel calmo lontano
 
                  
                  - neutro gemito
 
                  
                  - delle cime
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - È inutile cercarsi dentro ai
                  panni
 
                  
                  - mentre fuori dilaga la tempesta
 
                  
                  - di gomma e d'artificio.
 
                  
                  - Sotto i carri striscia il sudore
 
                  
                  - e i fumi dell'oscurità.
 
                  
                  - A qual fine cercarsi dentro la
                  pelle
 
                  
                  - se fuori dal cerchio
 
                  
                  - la miseria s'anima.
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Il cielo
 
                  
                  - uno specchio
 
                  
                  -  
 
                  
                  - L'anima
 
                  
                  - due cristalli
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Il bosco prestò ali
 
                  
                  - al cielo
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Il pino si cullò
 
                  
                  - nel palpito
 
                  
                  -  
 
                  
                  - L'addio si mischiò
 
                  
                  - all'attesa
 
                  
                  -  
 
                  
                    
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  -  
 
                  
                  - Di passi armai e ti mostrai
 
                  
                  - la giovinezza,
 
                  
                  - isola di generazioni,
 
                  
                  - cattedra di sogni,
 
                  
                  - immaturità dei quando;
 
                  
                  - vortice di certezze
 
                  
                  - condito di tenerezze.
 
                  
                  - Le solitudini, le angosce,
 
                  
                  - i baci sul seno, le tue cosce.
 
                  
                  - Il cielo al mattino,
 
                  
                  - la bussola del primo autobus,
 
                  
                  - gli operai del cantiere,
 
                  
                  - le prime bandiere, gli altri.
 
                  
                  - Le passeggiate sugli orli della
                  strada
 
                  
                  - colorata dai nostri
 
                  
                  - "sai, oggi mi sento diverso".
 
                
             
            
            
                
             
          | 
      
      
         
            
                    
                
             
            
            
               - PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli una
               lettera presso «Il Club degli autori, cas.post.
               68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in
               francobolli per contributo spese postali e di
               segreteria provvederemo a inoltrargliela.
               
               
 
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               Il club degli autori, Sergio Blandi.
               
 
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            il 21 aprile 2000 
            
            
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