LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

Sara Pepè Sciarria

Sara Pepé Sciarria è nata il 23 dicembre 1988 a Milano, ma risiede a Riva Trigoso Fraz. Sestri Levante (Ge). Attualmente frequenta il Liceo Classico "F. Delpino" a Chiavari. Scrive poesie per esprimere sentimenti e sensazioni e per imparare a conoscere maggiormente se stessa.

La fine   Esci. Esci e sparisci. Via dal mio cuore che ancora ti cerca. Via dalla mente che ancora ti sogna. Esci dall'anima che ancora ti brama. Esci da me.   Portati dietro Amore rimpianto passione odio Portati dietro ciò che ancora hai lasciato   Sii per me un vago ricordo Come la nebbia d'un bianco mattino Lisa, lacerata Dai raggi del sole.   Che cosa manca? Che Dio dall'alto mi urli una risposta La gridi al vento Perché Io non sento. La getti nei flutti ch'io bagnate le labbra di sale Possa trovare pace, Un'altra vita nell'antica via Che cosa manca?   Equilibrio spezzato, danneggiato, instabile Eppure a me basterebbe una risposta.   A mia madre   Anche se non saremo mai capaci di vivere quanto ci amiamo, nonostante tutto ciò che verrà detto e taciuto. Ci saranno troppe parole, troppi silenzi, aspettative illusorie, speranze nascoste.   Ma questo non è importante   L'unica cosa che conta è Che a te devo la vita A te devo la gioia   A te devo tutto ciò che ho. Io non ti amo come se fossi parte di me, ma in quanto parte di me. E questo va oltre le parole, oltre i silenzi. Ti voglio bene.   Infatuazione   Io non conosco ragione, io non conosco senso che spieghi quel bisogno immenso che ho di te e non ho spiegazione a quel senso di vuoto che chiede di te che vuol solo te e ancora mi chiedo che cosa di te mi sconvolga a tal punto da sembrar d'impazzire sembrar di morire sembrar che quel cielo sia labile intuito presagio nascosto di un altro rifiuto.   Rinascita   Sono stanca di rincorrere inutili angosce, labile il mio affanno nell'intensità dell'essere e torna in me profonda indifferenza ad orizzonti che non riesco più a vedere... tornano le immagini sgualcite, le ombre della sera sul mio cielo. Ma sono ancora viva e sogno e so che nonostante questa notte al mio cuore sarà facile rinascere.   Quello che sono   Pezzi di un puzzle si fondono su carta. Nere macchie d'inchiostro ne macchiano l'anima. Sollecito il bisogno di silenzio a tacito dispendio di sue mille parole.   10 aprile   Cade imperterrita e grigia nel mio giorno riempie vuoti nel tempo d'impalpabile silenzio.   Scruto nel vuoto nere ombre, volteggiano e impetuose s'allontanano.   Ho riempito la mia anima di pioggia...

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