LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

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Salvatore Celeste, laureando alla facoltà di Lettere moderne presso l'Università di Bologna è socio fondatore del Centro di Ricerca culturale Abraxas che cura il premio di poesia Lo Scudo di Abraxas. Sue liriche sono state pubblicate su riviste quali Il foglio clandestino, Controluce ed inserite in antologie di letteratura contemporanea (ALI Penna d'autore, Edizioni Fiori di Campo, Montedit). Ha curato la sceneggiatura de l'Ultimo Valzer spettacolo teatrale patrocinato dalla Provincia di Campobasso ed inserito nel Festival itinerante AULOS e successivamente presentato nella rassegna Festival del Teatro Amatoriale. Ha collaborato con il Corriere del Molise settimanale di informazione e cultura ed attualmente è redattore di Oggi Nuovo Molise, il quotidiano della regione. Ha pubblicato una raccolta di versi intitolata La Differenza con la casa editrice I Fiori di Campo ed è stato invitato al Trebbio Poetico Ermogene Casellato.

Poesie   La differenza   Ho visto uomini distrutti dalla fatica. Le loro mani divenire dure, la loro bocca uno stretto pertugio dove si accalcano le bestemmie del mondo.   Ho visto donne distrutte dalla fatica. Le loro mani divenire un porto sicuro, dove, il bimbo ormeggia quieto.   La loro bocca che rasa i capelli come una soffice gomma, dotata di cancellare le bestemmie immonde.     Vorrei essere un masso   Vorrei divenire un masso ed esser posto al centro di una piazza dove la folla s'accalca urtandosi né si nota.   Vedrei le generazioni sfilare, la pioggia scivolare lungo la scabra roccia.   Ascolterei le storie che amate raccontare, lascerei che l'inverno rattrappisse le mie membra.   Ma se scorgessi passarti mi dorrei di non poterti stringere al mio petto né di riuscire a versare lacrime.     Praestantissima omnium feminarum   Alla bocca che prima il mio amore assaggiò queste avide labbra accosto per suggere forme che ancora sono la mia ragione d'esistere.     Vinum merum   Marea di rossastri chiarori dove la mente all'infinito si tende, risuona di fatica e sudore ogni singola stilla che dalla collina una danza raminga, il suono discioglie il giorno della vendemmia.   L'oceano melmoso che infaticabile le labbra inonda e rimastica quotidiani rancori, ora tra le onde confonde approdi e naufragi.   Su transitorie sponde arreca, dove della carne il fiore sboccia e goccia a goccia il seme risacca.     Spermatogenesi   I ragazzi s'attardano sulle panchine accapigliandosi sulle qualità delle donne che si offrono nude sulla carta stampata. È il testosterone l'oscuro congegno a battere il tempo nella lentezza di quei giorni che trascinano sentore di pioggia e di noia.   Coito fluctus est   Giovani dongiovanni pregano Dio che il loro amore tardi diventi fluida materia.

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