LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Rossella Santoro
Rossella Santoro è nata a Roma il 30 luglio 1963. Diplomata al liceo artistico di Napoli, è attualmente iscritta al corso di laurea in sociologia presso l'università Federiciana di Napoli.
Ha partecipato al premio «Calabria 79» XI edizione, ottenendo una menzione d'onore con la lirica "Un filo sospeso".
Una madre e una donna
 
Sai, volevo sentire
quello che c'è nel tuo cuore
vorrei sentire tutte quelle parole
che uno si aspetta
che si lanciano forti
verso il mio sguardo
che oggi è più forte
per difendermi sul serio
da cose oramai incomprensibili
cosa fa una madre per difendere
i suoi cuccioli
Tanto
ma resta tanto anche una donna?
e questo che mi chiedo
Quanto una madre/ Quanto una donna
fanno il cerchio completo
senza inventarmi più nulla
Quando mi sento madre
Quando mi sento donna
quanto posso valere
quanto rispetto ho per me
quando esisto veramente
quando madre
 
o svanendo donna
devo chiedere o fermarmi
devo vivere madre
o morire Donna.
 
 
I nostri baci
 
Sono orgogliosa
di tutti i baci
che ti ho dato
e quelli che ci saranno
e quelli che rinnoveranno
il nostro amore
il sapore della vita
il sapore dell'amore
che questi avranno
non mi spaventeranno più
perché questa si chiama
Vita
la vita che come un soffio
mi hai donato
negli interminabili anni
che ci hanno accompagnato
vicini e lontani
questi baci
altalenando ci hanno
succhiato l'anima
fino a renderci
indissolubili
cristallinati
nel nostro amore
un impegno per la vita
e la sofferenza delle incomprensioni
delle lontananze
della vita intera
che ancora
non capisco
ma comprendo
l'Eternità
in ogni ultimo bacio.
 
 
A mio padre
 
Che viso doloroso e stanco
i miei occhi con gran dolore
e grande sofferenza s'apprestano a vedere.
Cosa farei per scioglierti queste catene.
Negli occhi tuoi, tutta una vita
le nostre vite, le tue speranze
per noi quante gioie, quanti dolori
il bianco dei capelli tuoi parla chiaro...
tutti i sacrifici tuoi.
Un padre lo si capisce troppo tardi
quando lo si vede nebuloso e affranto
da chissà quale mondo lontano sembra venuto.
Io ora ti leggo gli occhi,
la tua impotenza, la tua umiltà
le ferite tue sono già le mie
siamo insieme ora a sostenere i segreti della vita.
Vagamente ancora ti vedo sorridente
e sono ancora in braccio a te bambina.
 
 
Andando via...
ho ucciso forse l'Amore?
hai visto
Amore morto
per caso
 
hai potuto sentire
il suo ultimo respiro!
 
Ti sei chiesto
se fosse magari
una sua trasformazione
per proteggere un incantesimo
l'incantesimo stesso dell'Amore
 
Pensi forse che l'Amore
sia quello che vedi
o quello che vuoi?
 
Se ascolti il tuo cuore
c'è Vita?
 
È Vita... comunque
tu sei.
 
 
Utili trasparenze
 
Io scrivo delle parole
perché tu mi possa ricordare
perché tu attraverso versi
sarai attraversato un po' da me,
io scrivo disperatamente
perché tu capisca cose
che non scrivo
perché attraverso le parole
non sempre si legge
quello che si vede
perché le immagini evocano
in me parole
solitudine e silenzio parlano comunque
con le mani scrivo forte
poche parole.
 

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