LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

Roberta Corbelli

E' nata il 17 aprile 1976 in piccolo paesino di montagna della Valle Camonica (Bs); all'età di dodici anni si trasferisce in provincia di Udine ma dopo il diploma lo spirito la porta a Roma, all'Ateneo La Sapienza. Ora vive e lavora come libero professionista in grafica tridimensionale, nella bella cittadina di Gorizia. Ha pensato al suo primo verso all'età di dieci anni e ha scritto il suo primo componimento a quattordici: da allora la poesia è la trama della sua quotodianità. La poesia "Dicono" è stata inserita nell'antologia del premio lettarario "Marguerite Yourcenar" 2005

"Mai più pioverà" Si muovono sinuosamente, accarezzando le piccole foglie del mio essere, vibranti in una danza rivelatrice calda che eccita i sensi sopiti da una pioggia fitta e pesante che la sua stagione per molto ha protratto.   Spiragli sottili che timidamente escono facendo capolino dalle piccole foglie dell'anima, illuminano tenui questa distesa fatta di me, che parla e racconta, con voce calda, ciò che il cuore racchiude.   Oh Eolo invitami, conducimi ed inebriami in questa danza, facendomi socchiudere gli occhi, ascoltando le note della vita con l'anima, con puro senso, lanciami in qualcosa di inaspettato, che sciolga il silenzio nelle strade della mente.   Colori caldi mi avvolgano, profumi vi siano, accordi sconosciuti mi giungano e cresca questa consapevolezza che mai più pioverà. "Amor mio" Oh amor mio un solo sguardo per far impallidire questo sole, che già il sentimento annebbia, come il tuo sorriso dolce incantevole come l'aurora di un nuovo giorno, di una nuova vita, come vita vi è nella tua voce, soave melodiosa, che nessun usignolo possa sperar di imitare.   Il cuore il petto mi fa doler per l'ansia del prossimo seppur fuggitivo incontro, il calore della pelle, che scalda che brucia che disarma, che fa' cadere spossati da questo amore celato, forte e lieve allo stesso tempo.   Oh amor mio che il cuore hai rapito, un solo pensiero e vivrò per esso.     "...Pensiero" Per quanto simili appaiano gli esseri umani un'integrità distinta, unica, malcelata nelle comuni abitudini, distingue i pensieri, gli atti, il proferir parola, il porsi.   "...Sogni..." I sogni sono come granelli di sabbia, piccoli, quasi inafferabili ma luccicanti alla luce del futuro e così importanti, che vanno a formare la spiaggia onirica sulla quale ognuno di noi, durante tutta la vita, vi cammina. Essa a volte è faticosa da percorrere, altre serena; ogni tanto è spazzata dal vento ed i sogni ci feriscono il viso, altre è bagnata dalle disillusioni; ma ancor è calma e ci regala attimi irripetibili.   "Sento" Sento carne morbida sangue caldo labbra turgide d'amore brillanti, sensualmente della tua saliva che segni di rituali ha disegnato sul ventre che ti desiderava.   Sento brezza leggera che si intreccia maliziosa con i capelli cullandoli, carezzandoli profumandoli.   Sento le dita leggere del sole che mi cercano s'insinuano in ogni piccola piega della pelle ardendomi col suo splendore.   Sento profumi che riportano la mente ove il pensiero onirico si è perso negli anni facendomi sentire l'essere umano che gode della scoperta, si sofferma per le bellezze nascoste che si perde nella solitudine e si riempie ingordo d'amore.   Sento il battito della vita, questo fiume che mi sorregge, sento l'amore del cuore e per esso sento le atrocità che colorano lo sfondo così come le inezie che rendono importante il vissuto.   "Timore" Avverto i suoi passi avvicinarsi, avanza quasi in punta di piedi, ma lo sento. Mi nascondo, mi fermo ascolto; il suo incedere così sicuro mi fa' tremare.   Comincio a correre, trovo un altro riparo e cerco di ordinare la mente.   E' sempre più vicino, ne sento l'odore, questo puzzo nauseabondo che avvolge, scuote la carne blocca il respiro.   Riprendo la corsa affannosa, affronto gli ostacoli, riesco a superarli, ma la sua presenza è sempre più incombente. Un lampo, una spiaggia onirica, la mente galleggia, si avviluppa si svolge a sé stessa, accade qualcosa: dal profondo qualcosa vive. Esco allo scoperto, mi vuole lo voglio, lo vedo lo guardo, lo conosco.   Parlo, sento, annuso e ho vinto, le membra si distendono riscaldate dai raggi di un nuovo sole.   Il timore non più mi insegue ma è dentro di me, fa' parte di me e non esiste più.

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