Benvenuti sulla Home Page di  Piera Gucciardo

Piera Gucciardo nasce il 10 dicembre 1964 a San Remo (Im), cresciuta a Ventimiglia, vive a Catania dove ha conseguito il diploma di Analista Contabile. Sposata, con una figlia. Sensibile ai disagi del prossimo è inserita nel sociale. La passione per la poesia è iniziata nel 1983. Dal 2005 partecipa a vari concorsi di poesia nella città di residenza e provincia.

Una donna   Donna, sei rimasta sola con il tuo dolore la tua sofferenza la paura Paura di quei terribili attimi che ancora ti si leggono sul volto... Non ne è stata risparmiata nessuna nemmeno l'innocente! Solo le mura sanno del tuo dolore per ciò che hai subito... Adesso, sola, avvolta dal silenzio non hai più la forza di vivere nel paese che ti ha visto divenire donna...   (dedicata a tutte le donne della Ex - Jugoslavia)     Piove   E continui a battere imperterrita sul davanzale della finestra fitta pioggia invernale! Con quel tuo tintinnio sempre uguale mi somigli ad un orologio a pendolo secolare E' già trascorsa una notte è spuntato il giorno e ancora continui a cadere... Dai vetri appannati dal vapore ti osservo scendere dondolata da un vento pungente...     E la guerra continua   Neanche oggi, Natale, o bimbo della guerra potrai tu gioire... potrai essere felice quando ti appresterai ad aprire i tuoi doni... Anche oggi udrai sparare ci saranno dei morti e si verseranno ancora lacrime di dolore!     Eroi nel 2003   E ve ne siete andati in un giorno assai triste di novembre Compiendo il vostro dovere in una terra che non vi apparteneva e però vi ospitava... Eravate amici eravate fratelli perché così la guerra vi aveva destinati Come altre volte lo scorrere dei giorni ed ora invece c'era il ritorno a casa! Ma adesso il destino fu triste per sempre vi ha tolti ai vostri cari... Essi ora vi attendono con il pianto negli occhi ed ancora vi attende un intero Paese... che mai potrà scordare il vostro sacrificio!...   (dedicata ai caduti di Nassiria)     Profumo di...   Nell'aria profumo di mandarini... ... profumo di Natale...     Terra natia   Trascorsi sono parecchi anni In un freddo dì ti dissi addio La giovane età non fece sentire alcuna tristezza Sbiaditi ricordi immagini di foto raccontano di te Da ragazza poi da donna ti ho rivisto avvolta da folti pini e ulivi secolari... Quando la nostalgia mi assale e mi tormenta orfana mi sento dell'amore della mia terra natia.     Chiesetta di montagna   Piccina eppur graziosa sei tra gli alti castagni dalle ingiallite foglie i verdi prati il maestoso vulcano Delizioso della campana il suono che il fedele richiama ad ascoltare la Parola di Dio... la mia mente vaga a passate stagioni e lontani ricordi di quand'ero bambina Ora come allora piccole baite fra sentieri di lavanda odorosi Il sole che dall'alto manda i raggi suoi illumina la piccola chiesa... Ed io estasiata ammiro della natura il miracolo

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