LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Home Page di
Paolo Francesconi
La Poesia
Cerco di placare
L'aridità del mio animo
Irrigandolo
con il sangue
Che sgorga
Dalle ferite del mio cuore.
Paolo Francesconi è nato a Bolzano il 22 ottobre 1978, poeta e filosofo, autore della raccolta di poesia (ancora inedita per scelta dell'autore) Viaggio di un'anima al contrario, opera che propone una poesia scarna ed essenziale che sgorga direttamente dalle ferite dell'anima: una poesia del sentimento contrapposta alla poesia della ragione e della tecnica. Terminata la maturità classica e dopo travagliate esperienze che lo hanno tenuto lontano dagli studi si sta laureando in Lettere e filosofia presso l'ateneo trentino. Un'anima ribelle sospesa nell'angoscia, che dopo essere caduta si è rialzata, straniera in un mondo malato, emette un lamento strozzato nel disperato tentativo di strappare un barlume di luce all'oscurità delle tenebre. La sua poesia preferita è quella che scriverà domani... o forse no.
paolo_francesconi@virgilio.it

L'alcol

Nell'angolo più buio
Della sudicia taverna
Immerso nella mia solitudine
Mentre i contorni degli oggetti
Si dissolvono,
Conto le gocce del mare
In cui affogo i miei pensieri

La voce della natura

Su un vecchio ceppo
In mezzo al bosco
Ascolto il silenzio
Ed il mio animo
Si apre
al suo racconto millenario.


L'esistenza
Spero un giorno di svegliarmi
E scoprire
Di aver sognato,
Ma il mio sonno
È eterno.


Gli occhi del poeta
Gli occhi del poeta
Percepisco l'anima
Delle cose morte
Nell'attimo
in cui il cuore
si abbandona all'infinito.


L'aspetto

L'immagine
È il fantasma
Del nostro spirito
La vuota apparenza
Che il tempo consuma.

Ricordi

Vecchi oggetti
Gettati in qualche scaffale
Lassù in soffitta
Tra ragnatele e polvere
Dimenticati e abbandonati
Attendono soltanto
Di essere sfiorati
Dai ricordi velati
Da una triste
Nostalgia

La fede

Sprofondare nell'abisso
Per scoprire
Coperta dalla polvere
La bara di Dio.
Il dubbio
Che l'anima
Marcisca col corpo
Si insinua nelle carni
Fino al midollo,
Ed io soffro
Nel mio dialogo
Con quel Dio
Che non risponde.

La vita
Come zattere alla deriva
Sospinte dalle impetuose onde
Dell'oceano
Ci lasciamo portare
Là dove il caso vuole
Mentre il vento gelido
Lacera le vele
Logorate dal tempo
In un anelito
Di morte.


L'attimo

Corre inesorabile
Ogni attimo della vita
Lontano da noi
Mentre tentiamo
Invano
Di raggiungerlo.
Fugge veloce
Scappa
Inarrestabile
Indifferente
Ci disprezza
Non lo tocca
La nostra sorte
L'ombra della morte
Che ci segue
Fedele.
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©2003 Il club degli autori, Paolo Francesconi
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Ins. 28-03-2003