LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Paolo Costa
Paolo Costa risiede a Rozzano, in provincia di Milano.
 

Rumore

 
Rumore
ombre sulle coscienze
Dotti dai lunghi capelli bianchi
dissertano di filosofie evaporate nel tempo
seduti sulle rovine della civiltà.
Il rumore si fa più forte
ho vinto! Urla l'Idiota
il rantolo dei potenti, occhi al cielo.
Il vento spazza via gli ultimi frammenti di saggezza
nella terra arida solo il fiore nero germoglia
frutto del seme della follia.
Ora il rumore copre tutto
bestemmie e preghiere
eternità di assordanti deserti.
 
 
 
 
Il velo nero
 
Riscopro una vena d'oro nel mio cuore
io che parlo a Te
e non è facile celare il velo nero
insinuato dentro me
dietro al sorriso;
Nella penombra porpora della sera
sciogli la mia anima
che brama di unirsi con la tua
contagiami con le tue illusioni
battezzami con i tuoi sogni
liberami!
 
 
 
 
Attimo
 
Una donna angelo
un velo nero sui neri capelli
in mano un calice di cristallo
colmo di vino rosso
tra mille candele accese
un attimo di estasi
ricordando l'ultimo abbraccio da mortale.
 
 
 
 
Pensieri schiumosi
 
Si infrangono contro rocce nere
pensieri schiumosi
non resisto
cuore d'inverno
avrei dovuto lasciare la riva
tanto tempo fa
guardo arrivare l'ennesima marea.
 
 
 
 
Assassino
 
Calpesto una rosa, assassino di amori
sfioro donne senza volto
parole si perdono nella notte
la caduta degli dei, silenziosa
nella voragine del disincanto.
 
 
Io che...
 
Ardono nel braciere passioni essiccate
Io che ho camminato sulle nuvole
solleticando stelle
fuori da ogni legge
vivendo sogni di farfalla
ora prendo sembianze umane
e nel silenzio bianco distillo incertezze.
Tutto quello che avevo da dire
piange in una roggia dimenticata.
 
 
Spirale
 
Sempre più spesso fisso il cielo e fremo
squisite sensazioni
cade l'ultimo velo
Voglio l'applauso dei mendicanti
e la commozione degli umili
Il cerchio non si chiude
diventa spirale infinita.
Vivimi.
 
 
Cerco quiete
 
Versi sparsi, svogliati e insani
l'inutilità di questi giorni caldi
cercano invano spazi blu nel cielo
non ho più domande.
Voglio solo un po' di quiete
magari in un bosco ombroso
dove il cuore possa prendere il ritmo dell'anima.
Nessun corpo, nessuna voce mi consola
evapora il mio solitario cosmo.
 
 
 
Parlami fratello
 
Sarò il cantore di nuove sacre cose
parlami fratello e scriverò di te
e della tua stella solitaria
parlami sorella e racconterò di te
e dei tuoi balli solitari.
Ogni resistenza è inutile
ascolta le confessioni delle foglie
rosse e morenti
ascolta il sussurrare degli alberi
è in notti come questa
dove le parole perdono senso
che ogni cosa di te
sarà ogni cosa di me.

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Inserito il 20 giugno 1998