LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Nour Eddine Khaidoune
Ha pubblicato il libro
Nour Eddine Khaidoune - Un grido


 
 
 
 
 
 
 
 
 
Collana I gigli (poesia)
 
15x21 - pp. 48 - Euro 5,60
 
ISBN 88-6037-146-5
 

Presentazione
Poesie


Presentazione
Da tanti anni viaggio lungo il Maghreb e l'Europa, per vedere sentire incontrare persone semplici, intellettuali, uomini politici, scrittori, studenti, insegnanti, opionionisti, operai, stranieri, cittadini del mondo..., e dopo riflessioni è nato questo libro che parla di pace, guerra, amore, conflitti, interessi, politica, razzismo, orrori...
Attualmente il mondo attraversa una crisi che sembra difficile per tutti. Questo libro contiene indignazione e rabbia per il fatto che non si fa niente per trovare una soluzione globale per il bene di tutti noi...
 

Un grido

 

Appuntamento

 
Sono un bambino,
Intraprendo il mio cammino.
Non voglio ancora piangere,
il mio desiderio è vivere,
ho bisogno di correre,
ho tanta gioia da condividere,
e canto l'inno dell'amore,
e cerco una salvezza,
con un sogno d'innocenza.
* * *
Alzo la mia testa,
questa è la mia lotta,
e testimone della dignità.
Ho ancora la mia volontà,
per l'unione e la libertà.
Cerco una società.
Saggezza di tutta l'umanità.
Ascoltate la mia voce pura.
Vi dico è l'ora.
* * *
Oh! Fanciulli di tutto il mondo,
l'amore è nel fondo dell'odio,
lottare per la felicità sublime,
tutti insieme,
sorridenti e innocenti,
lontani dagli incubi di tutte le notti,
per una nuova era di fratellanza,
con giustizia e tolleranza.

 

 

 
Goccia a goccia
 
Cammino solitario e muto,
con il cuore stretto,
perché provo disgusto,
di questa complessità del mondo,
di questo rumore sordo.
Tutto si confonde,
stampa, sondaggi, notizie e sfide,
e come possono testimoniare?
Quando tutti sembrano sapere,
e se qualcuno accetta di parlare,
allora, fate pure,
e senza essere un cameriere.
* * *
Leggo i giornali ogni giorno,
sempre una storia di un barbaro Caino,
molto crudele e inumano.
C'è anche un biglietto falso di condoglianze,
ma chiedo qual è la differenza?
Io, ho stretto il mio pugno,
contro i millantatori che non mancano,
parlavano e parlano.
Altri giocano all'assassino.
Io, non sono cretino come quell'uomo,
perdo la guerra senza ammazzare nessuno.
* * *
Il buon nemico,
fianco a fianco,
la polarizzazione di odio reciproco,
il paradosso del linguaggio mediatico,
disperato e tragico.
C'è un divorzio fra memoria e storia,
e ogni razza è degna della sua gloria.
Alla gente piace mangiare la gente,
quando le speranze sono tradite.
Sì, lo slogan è efficace e purtroppo vero,
ahimè! Cosa dire l'uomo del suo futuro?

 

 


Aspetto
 
Sono un viaggio.
Sono un messaggio.
Ho viaggiato con la gente sconosciuta,
con la spina dorsale piegata.
Sono già stanco,
e per te pace, piango.
* * *
Il desiderio fa parlare.
C'è ancora il tempo per pensare.
Spero ascoltare la pace cantare.
Voglio ancora ridere,
e sicuramente con amore.
* * *
Tutti noi esseri coscienti,
tutti noi amanti,
apriamo gli occhi e le menti,
e parliamo più forte,
continuamente giorno e notte,
a cercare la terra di sole splendente.
* * *
Sì fa eco,
e prego in ginocchio.
Signori, pietà,
la pace è la nostra felicità.
Ritmiamo una nuova musica,
la giustizia è l'uscita unica.
Allora, tutti noi per una dolce rinascita.

 

 


 
Finestra sul cortile
 
E accaduto qualcosa alla democrazia?
Un gioco dell'arroganza e della furbizia.
La giungla nella quale contano
soprattutto i rapporti di forza,
e alcuni paesi sono cresciuti tanto di potenza.
Una umanità,
infelice e disordinata,
bisognosa e povera, qua e là si spara e si uccide,
la morte, la violenza, l'umiliazione
e immagini cosi crude.
* * *
La finestra sul cortile.
L'interazione demagogica delle stesse formule.
Anche il più bel brano musicale è stucchevole.
E il più forte imponeva l'idea di essere il più giusto.
Una missione senza scopo definito
Sì, ci troviamo davanti a una nuova
forma di anarchismo.
Chiedo, è una crisi politica o il traffico cittadino.
Tutti a casa, senza appuntamento per il futuro.
E i regimi si fanno prendere a calci nel di dietro.
* * *
Fermiamoci un momento...
Stranamente, l'annuncio del vincitore
della gara d'appalto.
La gente non deve né parlare,
né ragionare.
Ma fare massa,
e solo telemassa.
Chiedo, che razza di democrazia è questa?
Quando tutto rimane nell'opacità.

 

 

 
Mai visto
 
La politica scompare dalla scena
e le armi prendono il posto.
La diplomazia ha finito il suo lavoro.
Contro un paese dove è nata la civiltà.
Un guerra contro l'umanità.
Illegittima, inaccettabile, contro Dio e ingiusta.
Una guerra imperialista per il controllo del petrolio.
Delle risorse energetiche e per il dominio
del mondo.
E l'Irak che ha già sofferto molto.
Ancora una volta la morte arriva
da terra e dal cielo.
* * *
La monocrazia della superpotenza statunitense,
che aumenta l'odio e l'esclusione.
ha cancellato definitivamente il ruolo dell'Onu,
per una nuova politica dell'impero Americano.
La decisione del governo degli Stati Uniti
e dei suoi alleati,
con un linguaggio violento e la logica delle armi,
sordo di fronte a milioni e milioni di voci,
Che nelle strade del mondo dichiarano pace e pace.
Manifestazioni da Parigi, Berlino, Cairo, al Marocco,
da New York, Londra, Roma, Sidney, S.Francisco,
dalla Russia, Sudan, Tokyo, Sud Africa alla Malesia,
dall'Iran, Pakistan, Afghanistan all'India.
* * *
I signori della guerra,
usano delle armi come strumento per dominare la terra,
incapace di ascoltare altro, che l'eco della loro voce,
assassini, dittatori feroci,
chiedo, la guerra chi la finanzia e chi la produce?
E come bombardare tre quarti dell'umanità?
Che vogliono amore e libertà.
Famiglie, politici, militari, leaders religiosi di ogni età,
che hanno manifestato ad ogni angolo del pianeta.
* * *
La guerra contro l'Irak è una violazione della legalità internazionale.
Un atto illegale vietato dalle Nazioni Unite.
È un crimine contro l'umanità.
Allora, ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Questi signori devono essere perseguiti dalla giustizia penale,
perché hanno messo in crisi la pace mondiale.
Sì, all'Onu, no alla nuova dittatura.
È un chiaro e forte "NO ALLA GUERRA".

 

 

 
Qualcosa di peggio
 
La memoria.
Lo studio della storia.
È un'occhiata.
È una ricerca libera della verità.
Oggi la storia fa paura,
alla sinistra e alla destra.
al democratico e al repubblicano,
e ai bambini nati col fucile in mano,
perchè i costi stanno salendo ogni giorno?
in un tempo che non è più un tempo,
perchè ci siamo completamente sbagliati dice un capo.
* * *
Dobbiamo risvegliarci il cervello,
e cercheremo di raccontarlo.
Siamo tutti protagonisti e vittime.
Dicenni di ideologie e oppressione.
Con una politica che si fa in televisione.
Dove i numeri vanno letti bene.
La dittatura della maggioranza,
e senza garanzie per la minoranza.
Un potere in nome degli voti parlamentare,
dove l'insulto si fa missile stellare.
* * *
Il capitalismo della parola.
Truman show in onda su scala planetaria.
E come servire il servizio segreto di sua maestà.
Ahimè! Cittadini non si nasce, si diventa.
Torture, uomini trattati peggio delle bestie.
Ai neri da parte del Ku Klux Klan
E cosa è stato fatto in Afghanistan, Irak Libano e in Vietnam?
A Coventry, Hiroschima e Dresda?
A Panamà, Haiti, Honduras e Nicaragua?
È vero che non tutto può spiegarsi con la politica.
Quando questi misfatti sono stati oggetto d'una mostra
fotografica.
A New York, l'hobby della fotografia è ancora di moda.

 

 

 
Che sei tu?
 
Osservo quell'uomo,
che semina i germi del separatismo,
forte nell'arte di odiare,
bravo nell'arte d'ingannare.
È un arrogante,
venditore di idee preconcette,
un fascista in ritardo di una guerra,
sogna una nuova era,
ricca di fame e di atrocità,
perché ha una vista corta .
* * *
L'accuso e lo denuncio.
Ha un corpo d'acciaio.
Ha una forte mente d'egoismo.
Dovunque se trova quell'uomo.
È un specchio del dolore,
colpisci, uccidere è il suo mestiere,
e va di orrore in orrore,
in ogni continente.
e cammina senza zampe, un serpente.
* * *
Un uomo impuro,
che sfugge come il mercurio.
È terribile la faccia di quell'uomo,
che porta un peso del razzismo,
fa parlare e tacere chi vuole,
una massima espressione del vivere civile,
bordelli e parlamenti,
lui odia i diavoli e i santi.

 

 

 
Un crollo di fiducia
 
Mille immagini perpetue di fuga.
La lepre è diventata tartaruga.
Vedo gli sbagli dell'umanità.
E sì, una vista annebbiata.
Un'anima barbara,
con un grande viso di pietra.
Una razza ricca e coccolata,
dove il mondo passa in fretta.
* * *
I giocatori d'azzardo,
che hanno l'orecchio sordo.
E hanno cambiato storia nel tempo.
Cosi tutto ricomincia daccapo.
Come in un labirinto.
Esaminando e toccando tutto.
E che girano intorno.
Ahimè! L'orribile peccato resta senza perdono.
* * *
I governi di marionette.
Il clientelismo è una politica devastante.
I fiumi non hanno più sorgente.
Io sono contro l'ipocrisia di chi mente.
Allora, lo dico chiaro,
che tutto rimane nel mistero.
Pagliacci, ibridi, ipocriti,
con gli occhi sempre abbassati.

 

 


Pace nel mondo
 
Siamo tutti provenienti da una unica fonte universale,
che possiamo chiamare Allah, Dio o Signore,
e non deve fare attenzione a razza, al colore,
credo religioso o politico.
Scaccia la paura e fa emergere il coraggio.
Tutti quanti, e compreso le più recenti nazioni Africane,
Oriente ed Occidente.
E ciascuno nell'ambito della propria tradizione,
senza accusa, rifiuto, odio, intolleranza e divisione.
Perché abbiamo bisogno dell'intelligenza, dell'amore.
E Dio ha creato l'umanità e tutte le cose attraverso l'amore.
Questo è un compito di tutti noi, in ogni parte del mondo.
Perché l'amore è la forza più grande dell'universo.
* * *
Della comprensione, dell'ampiezza infinita,
con una giusta coscienza, con una capacità di pietà.
Cerca di trasformare i cattivi rapporti in buoni rapporti,
nella sfera pubblica e politica che l'uomo condivide parole e fatti,
in maniera degna, con la persuasione, non con la violenza,
e dobbiamo scegliere fra la legge della giungla e la legge
dell'umanità,
un soldato di pace, a differenza di quello di guerra,
e trattiamo gli uni e gli altri con l'eguaglianza e dignità.
il vero amore è amare chi ti odia.
* * *
I nostri mali sono comuni e la soluzione non può che essere comune.
Tanti paese hanno bisogno dell'indipendenza politica, economica e morale.
Veramente siamo in guerra con noi stessi.
E tante nazioni hanno ereditato la colpa delle potenze coloniali.
Sotto forma di odio.
Solo Dio sa leggere nell'animo di un uomo.
E le grandi nazioni devono liberare la voglia di sfruttamento.
E tutto quello che è stato guadagnato con la forza.
Sarà perduto con la forza.
Il vigliacco non merita di appartenere alla società umana.
Lui desidera la vendetta ma ha paura di morire.
Allora la nostra è innanzitutto una crisi dell'equilibrio mentale.

 

 

 
La vita che cammina
 
Uno per uno,
io ti scrivo da Torino.
Senti uomo straniero.
Cerca un timbro.
Una iniziazione.
Una determinazione.
Cerca la voce del progresso,
cerca la strada del cambiamento.
Il mondo avanza.
Sì, anch'io sono la tua razza.
* * *
Straniero di Parigi, di Londra, di Milano.
Là dove ti chiamano straniero.
Pazienza, una parola dura,
Impara,
Rifletti bene,
con un sorriso tra le lacrime.
Lo so che non ti chiamano per nome.
Ma basta dormire.
Il tuo sangue pieno di calore.
Cerca e diventa un cervello,
con il tuo corpo di metallo
* * *
Parla straniero,
ce l'hai lo spazio,
e sostenere il peso della tua testa d'uomo.
I lampi non sono ancora spenti,
dei popoli più lontani.
La voce, sola ma giusta,
guarda e ascolta,
l'occidente e la civiltà

 

 

 
Aspro canto
 
Ancora con i miei occhi.
Vedo, nei documenti.
Degli uomini
Dolore e umiliazioni.
Una storia dimenticata.
che ti fa perdere la testa.
Un debito a pagare.
In ogni miseria che soffre.
Sì, senza tacere.
* * *
Io voglio parlare.
Perché c'è sempre questo rumore?
Non va bene imperatore.
Io esisto.
Non va bene deputato.
E canto tutto quello che vedo.
Io non ho perduto ricordo.
Mi siedo e scrivo.
Ahimè! "questo è il lungo percorso.
* * *
Non c'è nulla d'artificiale.
E non faccio niente di male.
Solo un orgoglio di un'età d'oro,
con un dolce sguardo azzurro.
Sì, resto tra i miei simili.
Ho sofferto senza ribellarmi.
Oh, uomo, tu sei triste.
E i miei occhi si volgono sempre verso di te.

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Ins. 13-06-2006