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Michele Battaglia

È nato a Codogno (Lo) il 24 settembre 1980 e risiede a Caorso (Pc). Musicista semi-professionista e pittore dilettante ha partecipato a diversi concorsi di poesia nell'anno 2002 ottenendo l'inserimento in tutte le antologie, il 5° posto al trofeo Antonio Luppino ed una segnalazione di merito al concorso Poeti dell'Adda.
 
 
Sconnessa non rientra
la parola
candida al sole
propensa alla gioia
 
del sorriso di una foglia.
 
Il fiore
che gioisce
all'avvenuta verità
 
odiosa
fredda brezza ostile
 
maculata da sorte perversa
che la pelle risuona.
 

poesia segnalata al concorso Poeti dell'Adda 2002

 

Terminano le armoniche
nella soffusa luce ingiallita
sfocando
una danza spettrale
 
In Un Torsolo Di Tempo
 
brulica insistente un
motivo d'incanto
sui tetti scoscesi
di un sonno. Precoce
benvenuto
 
nel momento inatteso
 
esaltando mani frementi
pizzicando corde lucenti
 
dov'è - rimane
fiero
di non poter
essere raggiunto.
 

Poesia 5° classificata al concorso Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2002

 

Aleggiano svogliati
lustri pensieri
su pavimenti
di membra in polvere
 
quas'impastati
da un'aria repressa
 
che sibila insistente
al timpano d'un
lento assopire.
 

Poesia 5° classificata al concorso Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2002

 
Le felci vibranti sono attese
nel mare del silenzio a puntini
che m'accoglie
sospeso tra
l'uva matura del campo dai
violacei chicchi
sulla cresta/schiuma/gialla
corrosa che
spalanca ogni mio passo
tra i muri di cartapesta indelebili.
 
Avrò costanza? nella fitta rete di ricordi
quanti tonfi di gocce al mercurio
su quei minuti mai sazi?
(la locanda di sosta
è una vecchia bicocca con
le lacrime agl'occhi)
 
 
E cade a pezzi!
 
Cr...rikops! ?..
che sbadato
questo è un ventricolo
 
Snap
I
I
I .. Preferivi un'arteria vero?
I .
I .
I .
ecco...

 
"Tral'sole e la neve"
 
Ho assunto portando colore ammaestrato - il cielo
lieve barlume al profumo dei cocchi incide le strade:
gialla antica stagione
in poltiglia
e le vecchie zoppicanti
madri
che odorano ancora di miele a cera d'api
che piegate dall'umido autunno
di lui si beffano Ancora a colpi di scialle.
Poi
Sovrana, nebbia della notte
seppure il piede fisso all'acceleratore
del mostro d'avanguardia che t'inquina
ammansisci microstecche di plastica
che scivolano su ore di quarzo
Ingranaggio quieto-moto-gemma-essenziale
 
So che spasmi a dirotto
vetta che vaneggia su
barca a vela affiatata
l'orizzonte è uno scoglio - di vetro
il rumore infranto
lo percepisco stando comodo nel vagone cuccetta
mentre muri a lato
si sfaldano come libri stampati.
 
Ogni ora assume
caratteri cosmici
spille da balia che s'intersecano ai
mille punti di vista
colletti bianchi
ventiquattr'ore a combinazione: Solo una
ed è
Solo una è
per te che mi
assilli le mani e
i piedi
Col primo ghiaccio.
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©2001-2002-2003 Il club degli autori, Michele Battaglia
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 Agg. 06-03-2003