LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Maurizio Ciardiello
Maurizio Ciardiello è nato a Capua (Ce) il 24 settembre 1961, vive e opera a Nola, in provincia di Napoli.
È in possesso di diploma di maturità classica e di laurea in Scienze Politiche.
Dopo esperienze lavorative nel settore assicurativo e commerciale, lavora da circa otto anni presso il comune di Napoli, quale funzionario amministrativo.
È autore di poesie, racconti, testi di canzoni.
Ha partecipato a vari concorsi poetici e letterari, ottenendo lusinghieri risultati.
Molte sue composizioni sono state pubblicate su antologie, riviste e giornali.
È socio di varie associazioni poetiche; ha effettuato ed effettua collaborazioni teatrali (attore in compagnie filodrammatiche in lingua napoletana), televisione (speaker presso tv locali), giornalistiche (varie testate sia locali che a diffusione nazionale) e musicali.
 
Addio, anzi arrivederci
 
Il dolore di un distacco ormai certo:
è l'ultimo colpo dalla sofferenza inferto.
Come può finire tutto nel più buio nulla,
dopo che mi hai abbracciato steso nella culla?
Come si può vivere senza chi ti è caro vicino?
Come si può continuare il proprio triste cammino?
Con te se ne andrà un pezzo della mia vita:
eppure neanche stavolta sarà finita.
Tu sarai gioiosa nell'alto dei cieli,
mentre noi rimarremo qui, fragili steli,
che il vento spezzerà con la sua forza,
quando finirà anche la nostra folle corsa.
Come dimenticare una vita vissuta insieme,
nella quale hai sparso su tutti il tuo bene?
È vero: ci rimarrà il tuo dolce ricordo,
non più presente in quel tumulo sordo.
Sol la preghiera potrà aiutare la nostra esistenza,
per poterti sentire ancora, anche se di te siamo senza.
Voglio inebriarmi di questi ultimi giorni di vita,
prima che la tua rosa sia del tutto appassita.
Poter godere ancora dei tuoi dolci insegnamenti,
uniti alle tue preghiere sempre più ferventi.
Insegnaci a viver come tu hai vissuto,
tra mille tumulti, ma con la fede come scudo.
Resisti al dolore come tu sola sai fare
e assistici quando sarà il nostro turno di 'annegare'.
Il tuo sorriso sarà una guida continua,
anche se già adesso il pianto si insinua.
No, il pianger non serve a continuare;
il solo aiuto è pregare, pregare, pregare.
Addio, mamma, anzi arrivederci,
perché verrà presto la Luce per ritrovarci.
 
 
 
Dove vanno a finire i sogni?
 
Dove vanno a finire i sogni?
Forse rimangono solo istintivi bisogni.
O annegano nel mare mosso dell'oblio,
dove speri si disperda anche il tuo io.
Sarebbe bello che i sogni fossero realtà,
che si avveri ciò che in mente si ha!
Ma, come al solito, è l'illusione che ti piglia
E che finisce puntuale all'ora della sveglia.
Tutto svanisce come etereo fumo
E non ti rimane niente e nessuno.
Torni a vivere, sognando di sognare
E aspetti la notte per ricominciare.
E finalmente vivi senza preoccupazioni,
creando in te inimmaginabili emozioni.
Ma poi ritorna imperterrita la vana verità,
che ti restituisce ad un mondo senza libertà.
Non sei più tu che vivi, ma un automa,
che prende botte come una bestia da soma.
A volte sogni anche ad occhi aperti,
mentre gli altri vorticano intorno a te sempre più svelti.
Poi, però, tutto scompare in un momento
E il peso della vita di nuovo in me sento.
Dicotomia perfetta di una vita insulsa:
sogno e realtà dentro un cuore che pulsa.
Sarà così fino alla fine dei miei giorni,
fino a quando la mia anima al ciel ritorni.
Solo allora i sogni diverranno eterna realtà;
solo allora la realtà sarà realtà.
 
 
 
Il silenzio delle cose
 
Il silenzio delle cose è impresso nel mio cuore.
Le parole senza suono non fanno in me alcun rumore.
Vago per la vita, nomade solitaria,
cercando invano una felicità immaginaria.
Se mi ascolti nel profondo del mio essere,
capisci cosa vuol dire il non esistere.
Cerco gioia nelle lande desolate del mondo,
ma il dolore non mi fa mai uno sconto.
Apro gli occhi ogni giorno per morire un po' di più,
senza niente o nessuno che mi tenga ancora su.
Varco i confini dell'eterna indifferenza,
non sapendo come e quando se ne possa viver senza.
Non so cosa sarà di me, né ora né mai,
non potendo dire in alcun modo 'sai'.
E così passa la mia vita nella notte del giorno,
percorrendo una via senza fine e senza ritorno.
 
 
Silenzio
 
Pace assoluta.
Il niente e il tutto si incontrano in questo momento.
Supero finalmente l'agognato orizzonte
e mi proietto alla scoperta di nuovi mondi.
 
Gioia infinita.
Un'emozione che dura meno di un secondo.
Mi libro in aria più leggero del vuoto.
Trasumano dal mio io senza più senso.
 
Libertà piena.
Tocco con l'anima l'acme dell'essere.
Sono felice di esistere in questo non esistere.
Tutto è silenzio e silenzio sono anch'io.
 
 

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Inserito 12 ottobre 1999