LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Marzia Badaloni Ha pubblicato il libro
Marzia Badaloni - Sempreverdi                         Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi)   14x20,5 - pp. 34 - Euro 12,50   ISBN 978-88-6037-000-0       In copertina: "SEMPREVERDI" quadro di Maya Badaloni Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l'autore è finalista nel concorso letterario «J. Prévert» 2006   Prefazione Poesie
Prefazione La poesia di Marzia Badaloni è un "canto libero" che desidera fermare le emozioni, racchiudere dentro uno spazio vitale le riflessioni interiori e, a volte, cercare coraggiosamente di riempire il "vuoto che impera" quando lo sguardo si rivolge alle vicende della vita. Nella sua poesia emerge l'immagine d'una donna che si sente come un "animale braccato", sempre all'erta, sempre pronto a combattere, e poi ancora "un'attrice senza testo" che si muove nella commedia umana sapendo bene che sono "tante le volte che ci si perde" nelle proprie inquietudini o tra le braccia della persona amata, constatando che spesso "ci si cerca" e "ci si ritrova" sempre verificando le nuove conoscenze, le immancabili prese d'atto d'una situazione. Alla continua ricerca dell'essenza del vivere le sue parole conducono all'interno d'un personale percorso, attraversando il fluire della vicenda umana e captando veloci pensieri, puntuali riscontri, vibranti sensazioni, ecco allora prendere "voce" il mondo poetico di Marzia Badaloni che rasenta spesso la linea di confine tra la realtà cruda e il viaggio onirico alla ricerca del "punto d'origine".   E lei scrive "siamo soli", come zattere che tentano di navigare tra le correnti della vita, davanti alle scelte, a volte giuste altre volte errate, cercando disperatamente di "aggiustare il tiro", di far tesoro delle esperienze. È sempre presente la volontà di seguire l'ispirazione per salvare ciò che "del giorno e della notte" deve essere "racchiuso in versi": il desiderio di mettersi in ascolto dell'armonia che riempie l'aria, che conduce lontano, che rende felici o rattrista, e i pensieri diventano "affreschi" di immagini di questa vita, segni del passaggio, colori da vivere con gli occhi. L'urgenza ultima è "indagare se stessa" e cercare di fermare il momento vissuto nella memoria: le schegge esistenziali sotto il cielo del destino, i frammenti di sogni accarezzati, i ricordi che tornano negli spazi vuoti d'un foglio, le illusioni e i lunghi silenzi, le antiche visioni e i percorsi sconosciuti mentre il tempo passa inesorabile e ritorna alla mente quell'odor di mandarino lanciato nel camino o l'immagine dei bambin che giocavano sotto i tavoli. La presa di coscienza che accende l'essere, quando tutto si espande, "in un giardino dal verde invernale", quando il minimo gesto "dà tregua al cuore" e rilancia verso un nuovo entusiasmo.     Massimiliano Del Duca
Sempreverdi     CANTO LIBERO     Le maschere come sbarre racchiudono lo spazio vitale. Ingabbiano l'essere. Simile a un guerriero difendo l'indifferenza. Cadono le emozioni una dietro l'altra rattrappite dal grande gelo. Colpi bassi a destra. Calci alti a sinistra. Cadono come foglie secche nel vuoto nell'angoscia. Il vuoto impera sovrano. Acquattata come animale braccato vivo.     Scivolo indifferente tra i vivi. Fantasmi. Divine creature mi parlano di eternità di arcangeli angeli caduti. Dei umani non umani. Sospesa santa o demone. Spezzata attrice senza testo senza testa. Veloci pensieri. Ricercando l'essenza di vivere.   Il corpo rattrappito. Man mano cadono le parti ferrose. Sorge un antico canto una lieve sonorità. Si libera tra tenue luci. Canto libero dell'essere. Simile al fluire della marea che lambisce unisce e separa il lembo sottile dal punto d'origine. Si alza. Prende voce. S'innalza. Sale alla superficie. Diviene libertà.   AMORE     Son tante le volte che mi son persa tra le tue braccia Amore. Dolci amori giovanili fatti di fremiti e paure di bocca asciutta d'occhiate di intesa di gambe molli. Quante volte t'ho cercato e ritrovato negli occhi neri belli, nelle menzogne d'eternità, nei giuramenti "per sempre". T'ho conosciuto, ti riconosco, nelle promesse che, ogni volta il tepore della tua voce si rifà sentire. Giuro... Amore ti ho amato, e t'amo con tutto l'amor, che trovo nell'amare con Amore... quell'amore che avevo per te e soltanto a te, sarò sempre fedele.   SIAM SOLI     La paura del mondo e delle cose ha mosso l'uomo. Ritrovare se stessi nella ragion delle cose nel cuor nelle viscere dell'agnello. Il fato e il destino erano segnati dal volo degli uccelli. Ora, la paura, viene tenuta a freno dalla ragione, che studia, indaga, stabilisce regole o leggi a dar un senso a questo e a quello. Il fato, il destino, ora è nelle mani d'ognuno.     L'ARTE     Sentire-vedere l'odore intenso, che la terra espelle nel momento, in cui il cielo s'apre, dopo il temporale. In questa infuocata estate a cui, non voglio cedere il passo.   ISPIRAZIONE     T'ho ritrovata di nuovo bella amante, di passion sorella. L'esperienza ricerca nell'arte d'intrattenere come prolungar l'incontro. Son qui, la musa mi avvince arretra, incede, preme... Spingendomi a mescolare quel che del giorno e della notte, deve essere racchiuso in versi. SON SUONI     Il suono delle note invadono, riempiono, si impennano colmando l'aria. Son solo suoni in armonica sequenza, che toccando il timpano mi fanno trasalire, mi portano lontano. Rattristandomi rallegrandomi. Son qui, ascolto, quei suoni, son note quelle note son pensieri i suoi, che si confondono con i miei, come quando le mie gambe s'intrecciano con le tue.     STRAZIATO IL COR   Il dubbio lascia nuvole scure negli occhi tuoi, straziato il cor che volge al Nord, l'animo tuo e l'impulso di ceder il passo. La mente s'arrovella, restar, fuggir lontano. Quello che avea destato, rendendo bello il viso da dentro in fora, s'appanna. La voce, scivola incerta, s'incrina. Ciò che il cor voleva vien tenuto in serbo. Cos'è che t'ha stranito? T'ha reso scuro, facendo di me nemica? Cosa tra le parole e il gesto hanno arricciato il sopraciglio? Così non c'è modo di poter trovare un accordo. Stabilire un patto, che possa render chiara, l'intenzione. Senza appello son colpevole...... ............................ allor ........ ciò che il cor conteneva, lo terrà in serbo per altre cose.   AFFRESCO     Una precarietà di lavori in corso in un giardino dal verde invernale. Nascosto alla vista l'affresco, ...son pronta a fuggire, non posso... Debbo annusarlo, indagar me stessa scoprirlo ritrovar il senso. Il pensier l'idea. Tutto è lì in colori e segni e scarabocchi. Il segno che ha ritrovato in sé la linea, l'insieme, il punto, parte del tutto che è piano e solido. Trovo la genialità e il genio.   FIGLIO   Sei dentro di me. Dietro di me. Davanti a me... in fondo ai miei pensieri Perdonami... so amare solo così.
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