LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Maria Teresa Biasion Martinelli

Mariateresa Biasion Martinelli è nata il 5 marzo 1956 a Cinte Tedino (Tn), ma abita ad Orbassano (To) con il marito e i due figli: Davide ed Elisa. È diplomata ragioniere e perito commerciale. Scrive dal 1990 circa. Partecipa ai concorsi dal 1993, anno in cui vince il 1° premio per la poesia inedita: Settembre a Milano. Negli anni 1993/1999, consegue altri tre primi premi, due secondi premi e due terzi premi, oltre a classificarsi molte volte nei primi dieci posti ed ottenere varie segnalazioni e diplomi di merito e d'onore. Dal 2000 a settembre 2005, consegue undici primi premi, tre secondi premi e quattro terzi premi, oltre a classificarsi molte volte nei primi dieci posti ed ottenere varie segnalazioni, diplomi di merito e d'onore e premi speciali. È presente in diverse antologie: Pleiadi, Agenda dei poeti, Penna D'Autore (varie edizioni), antologie dei premi cui ha partecipato, Enciclopedia degli autori italiani - edito da Penna d'Autore. Ha pubblicato tre raccolte di poesie (Ed. Ali Penna D'Autore): Paesaggi dell'anima (1999), Pagine fra le pagine (2001), nei miei versi la mia anima (2003) (Per aver conseguito il 1° premio in: Scriviamo un libro insieme). È presente con quindici poesie in: Poesiando - Get Chivasso - Poesiando - Edimauro Chivasso. È associato da molti anni alle Associazioni penna D'Autore e Carta e Penna. Collabora con la rivista Il Salotto degli autori.


 
Bambino
 
Sulle rive del Gange,
bagnasti i piedini
lacerati da pietre
di strade senza carezze.
Sulle rive del Giordano
immergesti il tuo corpo
solcato dalle ferite
di una guerra infinita.
Nei vicoli bui di Rio
andasti incontro
a mostri affamati
della tua innocenza.
Sui ponti di Sarajevo
corresti per sfuggire
alla vigliaccheria
di un cecchino assetato
del sangue di altre etnie.
Nei sotterranei di Budapest
cercasti un po' di calore
respirando il degrado umano.
Nelle bidonville
di ricche città
frugasti fra i rifiuti
coi cani randagi
ed offristi la tua infanzia
a chi non poteva chiamarsi
uomo e neppure bestia.
Nella capanna di Betlemme
rinascesti ogni giorno,
per soffrire,
bambino,
che donavi amore,
che cercavi amore,
che ricevesti
l'indifferenza.

 
 
Io sarò
 
Sarò terra nella terra,
radice di acero e pino,
polline di gigli selvatici,
foglia d'allora e biancospino.
Avrò la forza
che trattiene le montagne.
Germoglierò nella rugiada
a primavera.
Volerò nel vento
dell'estate.
Mi dipingerò coi colori
dell'autunno.
M'immergerò nelle brume
dell'inverno.
Avrò petali e corolle,
gialli come oro,
bianchi come neve.
Mi scioglierò
e
tornerò
alla terra
che m'ha generato.
 
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©2005 Il club degli autori, Maria Teresa Biasion Martinelli
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