Autori contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

Incipitpit di Luisa e il cacciatore Poesie di Maria Silvana Petruzzo

Addio   Il cacciatore   Seduto, un po' piegato nel suo capanno sorride il giovane cacciatore e s'appresta ora che il sole sta per sorgere a consumar la colazione che mano premurosa ha preparato. E vaga il suo pensiero alla preda pazientemente attesa e il cuore suo batte un po' più in fretta ché passione, l'accende... Il segugio accanto a lui sonnecchia, drizza via via le orecchie setose e forse sogna pur lui di riportar vittoria...     Intanto sul sentiero un po' scosceso da anni battuto e conosciuto cammina un vecchio. Passione avita l'ha portato prima dell'alba, fuori dal suo caldo rifugio. Ma è solo a casa nessuno più l'attende. Prosegue il suo andare lento con il fucile in spalla e la sua sacca, con il cappello nuovo che il nipotino gli ha regalato. Ma la sua anima è assai lontana da quel luogo amico, torna a vedere una figura amata sogna un abbraccio, scopre un sorriso sente quasi un lieve alito sul vecchio viso. E si ricorda giovane e la rivede giovane e il loro primo incontro, il loro primo abbraccio...   Passa la preda ambìta poco lontano, s'ode uno sparo: ecco il segugio appare e sbarra il passo al vecchio cacciatore. Ma lui sorride, neanche lo vede e passa oltre, non sapendo più dov'è o perché... ... sorride...     Buco nero   Stanotte mille pensieri mi fan domandare perché sia giusto lottare. Eterna domanda che l'uomo tiene su un filo sospeso fra morte e vita fra coscienza di esistere e desiderio di annullarsi, come in un buco nero... ... senza ritorno.     Insieme   Stanotte, la luce accesa pensavo a luogo che non esiste più. Riposto nel mio cuore, naufragato nei tuoi occhi, rivive in ogni momento del nostro stare insieme.     Germoglio   Salta via dal guscio la noce dal riccio la castagna dal nido un uccellino vola via, verso un breve destino; non si può distruggere quell'uovo che è germoglio di vita, non si possono far schermaglie con un destino che non è più solo nostro. C'è qualcuno che vive dentro, un'altra vita e chiede solo amore.     L'anima   Semplici suonano musiche i pifferi, ma il pensiero egualmente si allontana. Vede una casa vuota sente il suo passo in un silenzio innaturale perché improvviso. A tutto può adattarsi il nostro vivere, ma l'anima, lei, non sarà più se stessa perché ha conosciuto un infinito che è inconcepibile.     In paese   Fanfara e canti ho udito un giorno a un funerale di paese. Musica amara di chi vuol giocare contro l'impossibile con l'ineluttabile e vuole dire sempre l'ultima parola: non ho paura.     Beffardamente noi   Immagino talvolta d'essere sulla barca fra le canne del lago calmo. I remi abbandonati e noi che ci guardiamo negli occhi beffardamente, scoperti ormai tutti i segreti che per anni ci han tenuto, uniti... È stinto adesso il mio cappello di paglia ornato un tempo di fiori freschi che ponevi anche fra i miei capelli neri... Ora che sei rimasto solo a guardare i luoghi dei nostri giovanili incontri io ti osservo sai, scuoto il capo e rido, sì rido, perché mi ami ancora!     S. Tommaso   Parlare non serve se la gola ti fa male. Guardare non serve se gli occhi vuoi chinare. Tendi allora la mano e senti. E la certezza di sapere apra le tue labbra ad un sorriso.     Zingari   Gli zingari vagano per la città; chiedono gridano suonano per impietosire ci mostrano tutte le loro falsità. Cuori impietriti i nostri e i loro da un tempo che va come vuole, come un sogno impossibile che ognuno brama per sé. Tu che tendi la mano non falsare il destino di chi crede ancora, di chi teme ancora, che un Amore verrà.     La scia   «Segui la scia e ti darà la vita», ma il tramonto è vicino e il palpito del cuore già mi soffoca. Ho paura di un mondo che non conosco di un inganno perenne che sorpassa chi soffre, senza fermarsi, senza riflettere, segue la scia, segue la scia senza trovar la vita.

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