LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

Home Page di Maria Pia Renzi

È nata il 17 luglio 1964 a Rimini. Ha vissuto la sua infanzia e giovinezza a Sestino (Ar) "paese che porta sempre nel cuore". Ora abita con la sua famiglia e lavora a Sassocorvaro (PU). Scrive poesie da sempre, ma solo da poco ha iniziato a partecipare a concorsi, ottenendo ottimi risultati. Le sue poesie sono pubblicate in diverse riviste e antologie tra cui: "Prove" scritto inediti di Vincenzo Zollo (PU); "Tra le parole e l'infinito" 2000 e 2001 città di Caivano (Na); "Antologia dell'amore" poesie selezionate dal premio editoriale penna d'autore; antologia del premio letterario "Il Club dei Poeti 2001", Melegnano (Mi); "Poesie di donne per le donne" pubblicato dalla commissione pari opportunità di Pesaro e Urbino; antologia del premio letterario "Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2001". I premi a lei attribuiti sono tanti, si è classificata: 2° alla I biennale di pittura, scultura, grafica e poesia "Pietra Ligure 2000" (Regione Liguria); 4° al premio letterario int. "Scrittori per il terzo millennio" (Roma); 3° al concorso di letteratura e poesia "Città di Firenze 2001" (Fi); 2° al premio letterario int. "Omaggio a Manzoni" (Roma); 5° al premio letterario int. "Lev Tolstoj" (Roma). Gli è stato conferito: la nomina di "Membro Honoris causa a vita" dal centro divulgazione arte e poesia Città di Sutri; titolo onorifico di cavaliere dell'Etruria: premio unione europea 2000 "Accademia gli Etruschi"; titolo di merito "Accademia italiana Tirreno"; diploma d'onore al premio internazionale "Shakespeare"; diploma d'onore Accademia "Giosuè Carducci"(Ischia - Napoli); segnalazione speciale 2001 e 2002 premio nazionale "Valeria" (Rieti); segnalazione d'onore premio nazionale di poesia "G. Tomasi di Lampedusa" (Palermo); ha ricevuto l'assegnazione premio speciale Oceano Edizioni dal concorso "Pianga di San Martino anno 2000" grazie al quale ha pubblicato il suo primo libro "Nel mio mondo e..." Nel 2002 pubblica il suo secondo libro "Dentro le parole" il quale riceve il primo premio al concorso "Alberto Albertazzi" (Al). Scrivere per lei è un lasciar scorrere su di un foglio, le parole che nascono dal suo intimo più profondo, con la speranza di regalare emozioni a coloro che leggeranno.

Tu mio padre   Lascio aperte le porte del sonno, per poterti ancora incontrare nei miei sogni, tu mio padre.   Gli orizzonti della vita, ci hanno separato, ma, or ti scopre più padre di allora   Mi accarezzi, alitando nei miei silenzi, elargendomi linfa mi detti mille parole.   Lungo i viali del cielo, ha raccolto per me la tenerezza che a volte non sapevi dare, come un fiore vellutato la posi nei miei pensieri.   Ora che il dolore non ti strappa più a morsi il sorriso, tu mi lasci memoria di un mondo scomparso, dove lame di luce brillavano sulla terra arsa, sulle pietraie, dove il biroccio e l'aratro inseguivano il bue, dove rugose mani inventavano carezze.   Ora che questa terra ti consuma, tu mi lasci una canzone, perché possa raccontarla, lo strisciar degli scarponi slacciati e quel tortuoso bastone che di traverso sulla schiena reggeva le tue braccia.   Ora che sei parte delle tue amate colline, non si stende la notte sui miei occhi stanchi, aspetto un tuo abbraccio, che venga leggero come un alito di respiro, ad accarezzare il mio sonno.     Vita   Vita mia perché vivi così in silenzio, urla così che io possa sentirti,   rincorro illusioni, spargo speranze e non mi accorgo che già vivere è un sogno.   Alla vita si va incontro come viene, perché è un tumulto segreto di emozioni.   La vita è un soffio ruvido che scopri velato solo al tramonto, è una breve frazione di tempo, che non smuove il cielo, ne il mare, ne il mondo, ne il sole che continuerà a sorgere e tramontare anche dopo di noi.   La vita ha il passo veloce, è un susseguirsi di storie, per ogni vita poche lacrime che il tempo asciuga in fretta...   Su una pietra una foto ricorda.     Ed è poesia   Me ne sto spesso da sola al tepor di quell'etereo abbraccio che sa darmi solo l'inventar parole.   I ricordi come fili di seta si arrotolano a riempir spazi, mi tuffo in quel bozzolo a raccogliere emozioni, subito l'eco di tante cose ritorna, con le sue luci e le sue ombre.   Il cuore si fa spugna, le parole vibrano, come per incanto attraversano il silenzio, cadono leggere su un foglio... ed è poesia     Le mie colline   Il vento discende le colline, velato, accarezza le pietrose rive del Foglia.   Fazzoletti di campi scolpiti da contadini, mani callose asciugano le fronti sudate, raccontano le rughe scavate dal tempo, dal sole.   Le grida di bambini che giocano scalzi, sulle secche zolle.   Negl'alti crinali si scorge le torri, sono piene di storia, di silenzi e piccioni.   Dovunque poso lo sguardo, richiamo memorie, volano leggere sulle aride scarpate di falasco, sui sassi, sui vecchi muri di Sestino.   Come dimenticare, le cenerine genghe, le polverose aie di battitura, l'inverno, col suo bianco manto, il tintinnio delle foglie secche sui vetri, le inebrianti fragranze della gioventù.   Adesso che stringo dentro il mio tempo, è bello sostare, sulla consumata soglia, cullarsi tra le proprie radici, prima che il mio tempo sbiadisca il ricordo delle mie colline.   Uno splendido quadro   C'è uno splendido quadro su questa parete, gocce di tempo scivolano nei dettagli, nelle cose a me care, con il cuore in tumulto ammiro...   Sotto i ceppi di rovi, vita nascosta di serpi e formiche, sui cigli dei torrenti cascate di primule e viole, nei sentieri i sassi, e il vento che spinge lontano antiche canzoni.   Severo e lento il tempo cammina sulle gobbe dei colli, sulle schiene piegate, sui passi stanchi in giorni sudati.   Intense emozioni, si fondono nei colori setosi, nei chiaroscuri di tutte le cose racchiuse in quella cornice.   Non si fa l'abitudine al tempo che passa, non c'è niente che duri, ma ci è concesso di vedere con il cuore, ecco perché, su questa bianca parete c'è uno splendido quadro.

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