LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Maria Grazia Girola

La predisposizione della poetessa Girola Maria Grazia è sempre stata fin da piccola quella di scrivere in rima e si è sempre lasciata trasportare solo dall'ispirazione del momento e dall'orecchiabilità, riempiendo decine di pagine con frasi musicali che le scaturivano dal cuore su argomenti diversificati, in momenti d'ispirazione e di commozione.
E' cresciuta con questo dono di sapersi esprimere in rima, che per i famigliari e conoscenti è sempre apparso come vero talento, tale da farla apparire agli occhi del suo piccolo mondo come " Magry, la poetessa triste".
Nei suoi sogni giovanili e più reconditi il privilegio o talento che lei ritiene esserle stato concesso da Dio di scrivere in rima, doveva servire a donare un sorriso ai bisognosi attraverso gli introiti per la vendita dei suoi poesie o racconti, ma il tempo è fuggito tiranno deviando fino ad ora il suo sogno più caro, anche perché solo da inizio2005 ha iniziato a partecipare a concorsi ed a mettermi in gioco pubblicamente.
Si è sentita onorata per la scelta ricaduta nel 2005 sulla sua persona per l'assegnazione del primo premio da parte della Giuria incaricata delle valutazioni delle opere concorrenti nel Concorso "La montagna Vallespluga 2005", con la prevista lpubblicazione gratuita di 26 sue poesie nel libro Premio "Polvere dal cielo" in edizione fuori commercio della collana "Le schegge d'oro".
In attesa di nuove conferme e considerato che altre poesie nel frattempo sono state selezionate, segnalate e premiate da Giurie diversificate e pubblicate sulle antologie inerenti, l'autrice avendo ricevuto nel frattempo una proposta editoriale molto interessante da un'Associazione Culturale ha tramite la stessa pubblicato un libro di poesie intitolato "Gocce della memoria" che è attualmente in commercio.
Maria Grazia si augura di poter donare con i propri versi al prossimo che li leggerà sensazioni perdute e che per un giorno, per un ora, per un minuto, chiunque leggerà il suo libro possa percepire l'ebbrezza del poeta.
Si aggiunge un trafiletto che il poeta e critico Luciano Rossi le ha dedicato: il linguaggio poetico di Maria Grazia Girola supera l'isolamento del lettore e lo cattura e sono molto grato alla sua poesia per avermi dato questi momenti preziosi che auguro al lettore sensibile ed attento.
Nel prossimo futuro l'obbiettivo è quello di pubblicare una "Silloge di poesie religiose".
 

 
Nelle nari
1° classificata al Concorso Valle Spluga 2005
 
Nelle nari il profumo di rubine di una Chiavenna passata
affacciata ad un corso d'acqua irruente
con le sue case appassite di antico borgo lombardo.
Valle ove affacciarsi al mattino
era pensare all'altrui destino,
di chi viveva sempre col lusso alle spalle,
di chi doveva accudire le stalle,
per guadagnare col sudore e l'affanno,
il rispetto per tutto l'anno.
Transito dovuto per i mille passanti
che per lo Spluga andavano avanti,
per una strada stretta e tortuosa
che s'inerpicava come stelo di rosa,
con mille spine di case e chiesette
da abbracciare e tenere strette,
fino ad aprirsi in un ultimo slancio
in Valle Spluga, ammantata di bianco.
Fatta di neve a perdita d'occhio
fatta di luce che sembrava un incanto,
fatta di sole che lasciava storditi,
per noi che arrivavamo lì, intirizziti.
Era tutto e troppo, non si chiedeva più niente
perché l'anima era sorridente,
si era finalmente giunti al palco d'onore
di quelle Valli, entrate nel cuore,
per amore d affezione alla sua gente
una popolazione da sempre coerente,
con tradizioni ormai secolari
sia culinarie che amatoriali.
Terra al confine, ove la Lombardia si riposa,
dopo una "medaglia d'onor " doverosa
per chi ha saputo tracciare nella Storia ed il cammino,
il limite tra l'Italia e lo Stato vicino.



 

Poesia finalista al concorso dell'Associazione Culturale I Giardini dell'Anima"Roma in cerca di poesia II edizione"

 
ROMA
 
L'incontro con Roma mi fa nascer ribelle,
il mio spirito si eccita con stimoli nuovi
che balzano in testa a confonder pensieri,
che con ogni logica mi guidavano fino ad ieri.
Nel cammino mi vesto di piume,
giungendo con ali in Piazza Navona
che geme e ride col cuore d'artisti,
infelici o liberi, drogati o sani,
sovrani unici e non solo romani,
in un aria tiepida di stravaganza,
ove il turista non si sazia mai abbastanza.
Non basta sedersi ad un gremito caffé
per scoprire l'essenza d'arte che c'è,
perché sgorga da quel regionale folclore
che si trasmette solo con umano calore.
Il mio barometro di pura allegria,
oscilla addentrandomi di via in via,
per questa Roma stordita e pur bella
e si innalza al massimo ad una Fontanella.
Ci si siede stanchi a Fontana di Trevi
ma ogni tristezza è d'incanto svanita,
per ogni moneta un nuovo soffio di vita;
un gesto usuale ma senza arroganza,
un buon auspicio, una tenue speranza.
Ed a Piazza di Spagna mi voglio affacciare
per vedere Roma dalle sue scale
e scenderle un poco è come ballare,
come danzare negli anni passati
perché hanno assorbito le storie dei nostri antenati
che hanno creato un mito della Roma più bella,
quella che si gira ancor oggi sognando, in carrozzella.
 
 

 
La perla di Dio
opera segnalata al concorso Club dei Poeti 2007
 
Verde acqua, mi specchio nell'abbraccio
ove i confini sono di roccia dal color di ghiaccio,
occhi di grotte si affacciano al limitare
in un rugoso impatto di una stratificazione nodulare,
anse di ghiaia con verbosità ad ombrello
ove proiezioni d'ombra, sembrano ad occhiello.
Ed ombre ancor sull'acqua smeraldo a primavera
di nubi assorte a seguire la lor chimera,
riflessi più pallidi sfumati all'orizzonte
ove l'acqua si abbraccia con il monte.
Occhi persi per cercare sul fondo,
tracce che mi colleghino ad un altro mondo
perché tal bellezza non par spazio mortale,
ma un corridoio per raggiungere un'Entità astrale.
Il vivere nel tragitto quotidiano
ove appare quasi tutto ruvido e pacchiano,
è legittimo e sopportabile se appare all'orizzonte
una prospettiva di Dio con le sue impronte,
lasciate qui e là sulla madre terra
per far rilucere gli occhi e renderla splendente come "perla".

 
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Agg. 28-11-2008