LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Maria Di Lallo
- Maria Di Lallo è nata il 31 ottobre 1968 a Campobasso, ma si è trasferita a Roma a diciotto anni per frequentare il corso di laurea in lettere e filosofia presso il magistero e si è laureata nel 1993. Da dieci anni insegna lingua italiana in una scuola elementare. Tra i suoi hobby figurano la lettura, lo scrivere poesie e il teatro. Sognatrice e sensibile si emoziona nel leggere le poesie di altri autori. I suoi componimenti rispecchiano sensazioni, sentimenti e attese vissute con semplicità e profondità d'animo.
La voce dentro Dal silenzio della mia anima odo un suono che mi scuote e che mi rimanda agli albori dimenticati della mia esistenza. Suono come tormento che si finge sentimento e si infrange in un momento. Mi conduce per altre vie mi ricorda casa mia dove l'allegria si tramuta in malinconia. Fingo di non udire il richiamo che mi deve portar via da quegli incancellabili ricordi. Fingo invece di volar su distese senza discese di vivere in un'altra realtà senza malvagità. Ma un tuono di sensazioni si scaglia nella mia anima e mi attanaglia in un vortice di emozioni mai sopite. Prego spero e invoco che il male non torni mai a tormentarmi come allora. Ma anch'esso è un'illusione perché per quanto io viva questo dolore mi strazia il cuore.
Uomo Figura di uomo lontano non sei più reale e chiuso nel tuo cupo silenzio ti continuo comunque ad amare! Un tempo il tuo corpo vibrava e il sentimento pulsava e nel mio grembo si acquietava. Nel mio universo trovasti riparo ed io felice ti diedi una mano. Nella tua voce il mio linguaggio vita trovò e seguirono i miei passi il tuo andare incontro al domani. Ma all'improvviso ti fermasti senza un perché ad osservare deserti lembi e l'aridità del pensiero di te s'impadronì. Or è rimasta sol immagine di carta con spenti colori dai ricordi sbiadita. Dalle mie danze ti sei allontanato ed io per ore da sola vago. Dal passato le tue risa mi giungon come un flebile canto d'amor.
Poeta Poeta senza meta dove stai andando? La notte è arrivata e pur sempre fatata. Per secoli le tue parole risuoneranno e mai scompariranno. Ma porteranno incanto senza nessun affanno in anime dal cuore infranto. Non fermarti! Il tuo lungo cammino pieno di rime assonanti e pianti strazianti non attende il silenzio del sonno ma il soffio del tuo infinito canto.
Benedizione Benedici o mio Dio questa tua umile serva, che davanti a te si prostra con infantile ingenuità. Benedici le mie povere membra affinché il tuo volto io possa incontrare e il tuo sguardo possa guidare il mio triste cammino per gli aridi deserti dell'indecifrabile terrena esistenza. Benedici i miei passi che vogliono conquistare il mondo. Benedici la madre di tutte le madri che con la dolcezza ha redento i non credenti. Posa o mio Dio la tua mano sul mio scoperto capo e sospingimi al porto della salvezza anche quando il mare in tempesta perdere la rotta mi farà.
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Ins. 08-08-2005