LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Marco Gottardi Ha pubblicato il libro
Marco Gottardi - Perdutamente riversi               Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi) 12x17 - pp. 32- Euro 4,20 - ISBN 88-8356-540-1 Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l'autore è finalista nel concorso letterario "J. Prévert" 2003 Prefazione Poesie
Prefazione   Qual è la fonte della poesia? "Di chi la maternità vera/dei versi/che ci saziano"? Un'emozione forte, che dia il "via" al fluire dei versi, può scaturire dalla gioia come dal dolore, ma sembra essere quest'ultimo a premere sul cuore del giovanissimo Marco Gottardi, giunto alla sua seconda raccolta poetica. Data l'età, sorprende non poco la profondità del suo pensiero, giovane adulto alle prese con pene d'amore. Pene che da sempre attivano nelle persone più sensibili sublimi risorse nascoste, e che nei versi di Marco Gottardi si esprimono con note struggenti. Per il Poeta lo stato di sofferenza sembra essere quasi una condizione obbligata; a volte espresso con velato rammarico, altre volte in tono sconsolato, nell'apparente ineluttabilità di un presente senza amore: "...non un sogno/ che possa seguire/ se non quello/ di non sognare affatto/ ma di cullarmi/ tra fragili destini/ e amari giorni" . La solitudine "...come un pianto d'amore" sembra impregnare l'intera esistenza del Poeta e condizionare anche i momenti apparentemente indifferenti, in un confronto dal quale esce perdente "...su/ verso il cielo/ ci sono angeli/ dagli occhi verdi/ e noi qui/ non siamo che specchi,/ riflessi inutili/ d'un vacuo vivere". Raramente il Gottardi sembra rinascere, aggrappato al sogno di un nuovo incontro, in un farsi del tempo dove sempre e solo la donna appare, nella sua centralità, elemento condizionante e indispensabile. Ma anche quando l'entusiasmo accende nuove fantasie amorose, toccando vertici di straordinaria freschezza: "... nei tuoi occhi/ s'intrecciano/ fiabeschi destini/ la tua bocca parla/ d'amori mai visti/ e incredulo mi pongo/ a rimirar bellezze...", non manca alla fine un riferimento triste: "l'illuso mio cuore /pare convinto..." Prendendo forse coscienza di essere solo tra molte solitudini, in un inconfessato tentativo di condivisione s'interroga: "i poeti/ son tutti uguali;/ cos'è questo male/ che ci stringe il cuore?" Stanco, volge lo sguardo verso l'alto, "tra cieli infiniti", mentre "candide pagine vanno riempiendosi" alla ricerca di una verità che si riveli attraverso il dipanarsi della scrittura poetica. E cerca pace e risposte nella serenità della natura, estremo rifugio in cui lenire le sue pene. Una natura che interroga e nella quale si interroga, che spesso prende a pretesto per riflettere su una breve storia personale, o per lievi similitudini: "Sole capriccioso/ che tra velate/ bianche lontananze/ il tuo bel volto/ nascondi,/ oggi sei/ come una donna/ che sa di piacere/ ti concedi/ per poi ritrarti,/ ti aspetto/ e mi consoli,/ mi manchi/ eppur ti vedo;...". Al lettore, il piacere di leggere il nostro Autore e di scoprirne l'umanità e l'indiscutibile talento.   Giuliana Merotto
Poesie   Questo libro è dedicato alla memoria di uno dei più grandi poeti che il mondo abbia mai conosciuto... JAMES DOUGLAS MORRISON (1943-1971)   Cos'è questa musica? Un lieve tormento che il cuore mi affligge, il peso di un ricordo che da me lontano fugge. CHIMERA   È tornata la primavera che non c'è stata come una chimera fresca e assolata a ridestar i sensi e a donar le rime a te che più non mi pensi presagio dolce della fine.   Nell'estiva calura il cuor si pone in un misero attendere mentre fuori risuona la melodia d'un flauto che porta tra le dolci note il vago ricordo di un passato felice. La mia bocca ormai più non conosce l'infantile piega che al tuo viso un tempo donava il perso sorriso e null'altro puoi che compatire quel cuor che attende, quegli occhi vuoti che più non conosci ma che tu stessa hai derubato del legittimo amore. FRESCA È LA SERA   Fresca è la sera che piano mi sfiora, dolce il ricordo d'un sogno vissuto che la brezza riporta ad un'anima sola. Mi accosto ad osservare un silenzio che scorre, l'amato giorno già dorme beato tra rime perdute e un'insolita pace governa la pianura. Un arco di luce trionfa all'orizzonte, ogni cosa è al suo posto ogni albero, ogni uccello che solca il cielo, ogni fiore che spunta dal verde, perfino il beffardo destino che sul mio capo incombe sembra essere l'amico di sempre che sorride al mio fianco. AMARI GIORNI   Nella cruda notte ho veduto il tuo volto nefasto; caduto e rialzatomi verso il nulla son corso; non v'è donna che possa amare non un sogno che possa seguire se non quello di non sognare affatto ma di cullarmi beato tra fragili destini e amari giorni. RIFLESSI   I nostri sguardi son leggeri come una nuvola di fumo che si dipana nell'aria, che prende la via e sa dove andare ...su verso il cielo ci sono angeli dagli occhi verdi e noi qui non siamo che specchi, riflessi inutili d'un vacuo vivere.   INNOCENTE FANCIULLA   Innocente fanciulla la tua immagine nei miei occhi si culla come rapita ed ogni tuo gesto mi ridona la vita, tu sei come un faro che il mare illumina quand'anche l'alba troppo buia mi pare.   VITTORIA   Oggi il mio spirito vince, d'un corpo straziato vedo la dolce inutile fine; in alto volato il mio sguardo sublime tra cieli infiniti stanco si posa; orgoglio e fierezza sostengono il mio passo mentre pigro mi allontano a conquistare libertà. Candide pagine vanno riempiendosi, la mia mano quella di un bimbo pare strumento di un insolito sapere, immaginando di poter capire verità distillo, mi rincuoro e spero com'è umano fare... io che uomo non sono.
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