Home Page di

Lenio Vallati

Lenio Vallati è nato a Gavorrano (GR) il 21/09/53 e risiede a Sesto Fiorentino. Esordisce nel 2003 con il libro di narrativa Soggiorno a Bip-Bop, Aut. Libri Firenze. Del 2004 è Un criceto al computer, tre racconti, edito dalla Ibiskos Ed. con il quale ha conseguito nel 2005 il 1° posto al Premio Internaz. Mondolibro e al premio A. da Pontedera. Del 2006 Desiderio di volare, ed. Bastogi, che riunisce ventitre racconti molti dei quali vincitori di diciotto primi premi per la narrativa. Numerosi e di prestigio sono i riconoscimenti anche per la poesia. E' stato finalista nel 2005 al Rhegium Julii e al Domenico Rea. E'stato eletto, al Belmoro di Reggio C. poeta-scrittore dell'anno 2005. E' presente in numerose antologie tra le quali Poesie d'amore per il 3° millennio e Letteratura Italiana - Poesia e narrativa dal 2° Novecento ad oggi 2007 ed. Bastogi. Nel corrente anno 2007 ha ottenuto il 1° premio al Molinello per la narrativa inedita. Di recente pubblicazione il volume di poesie Alba e tramonto ed. Bastogi Lenio Vallati con il racconto "Yasmin" si è classificato terzo all'edizione del 2007 del concorso di Scrittura Creativa Lella Razza.
  • Clicca qui per leggere il racconto "Yasmin".

Desiderio di volare
 
E' costituito da ventitrè racconti molti dei quali hanno vinto diversi concorsi letterari. Vorrei citare : "Sono un assassino", 1° premio al 'Il Cortile', alla Biennale 'Giano Vetusto' e 3° posto al 'Città di Civitavecchia' nel 2004'; "Desiderio di Volare", 1° al 'Prato, un tessuto di cultura' e 3° al 'Città di Pompei' nel 2005; "Il sogno", 1° al 'Franco Bargagna', al 'Daniela Bianco' di Bisceglie, al 'Papavero d'oro' di Bari, al 'Simposio' nel corrente 2006; "Kamikaze", 1° al 'Città di Capannoli', a 'Prato, un tessuto di cultura' e al 'Carnevale di Viareggio' sempre nel 2006, e ancora "Il vecchio", 3° al 'Città di Cerda' 2006. Si tratta di racconti che hanno per argomento la vita di tutti i giorni quali la droga, la guerra, la prostituzione, la solitudine, il terrorismo, problemi con i quali ci dobbiamo misurare ogni giorno. Io penso che compito primario di ogni scrittore e poeta sia quello non di cambiare il mondo, il che è impossibile, ma perlomeno di migliorarlo, facendo in modo di eliminare quegli aspetti negativi che non si possono più tollerare. Bambini violentati, uccisi, donne stuprate, pendolari dilaniati dalle bombe. Non è questo il mondo che vorremmo. Questi miei racconti sono dei messaggi che io invio ai lettori nella speranza di un futuro di amore e di pace. Racconti che fanno riflettere, che provocano a mio vedere una decisa presa di posizione in favore delle persone semplici e indifese. Io penso che ce la possiamo fare. Non esiste al mondo una forza così grande quanto l'amore.
 

Dal racconto "Il sogno"
 
Quand'ero piccola, qualcuno mi ha detto che i sogni sono palloncini che volano nel cielo. Quando uno di loro scoppia, significa che il sogno si è avverato. Io ne avevo uno grande dentro al cuore. Ricordo che vivevo in una casa con tanti bambini, e delle signorine che badavano loro. Io ero la più grande, e spesso avevo il compito di stare attenta ai più piccoli. Ma non ero felice. Avvertivo dentro di me un grande bisogno d'amore. Avrei voluto una persona che ogni tanto mi prendesse tra le braccia e mi sorridesse di un amore infinito. Avrei voluto che fosse soltanto mia...
 
....Adesso sono davvero felice nella mia casa in Italia con i miei genitori e i miei nonni. Penso però che non appena un sogno si esaudisce bisogna averne pronto un altro, perché non si può vivere una vita senza sogni. E allora ecco un nuovo palloncino salire al cielo, sperando che un giorno scoppi. Il mio sogno è... che in un prossimo futuro non esistano al mondo bambini abbandonati e senza una famiglia, e che tutti possano essere felici come lo sono io adesso. Che ci sia qualcuno la sera a rimboccargli le coperte, e li abbracci, teneramente, di un amore infinito.

 
Dal racconto "Kamikaze"
 
Pochi metri. Poi un boato tremendo. Degli oggetti appuntiti mi percuotono il corpo. Vengo scaraventata a terra. I miei libri sparpagliati intorno. Dopo poco un altro tremendo boato. Mi alzo in piedi. Vedo l'autobus sul quale viaggiavamo che sta prendendo fuoco e un altro, che proveniva dalla direzione opposta, a poca distanza, cento metri circa, che è solo un groviglio informe di lamiere. Sento grida disperate di aiuto, intravedo corpi carbonizzati tra le carcasse dei due mezzi pubblici. Solo adesso capisco: hai voluto salvarmi. Non mi hai voluto portare con te nella tua spirale di odio, di guerra, di distruzione. Perché? Forse io rappresento per te la speranza che non deve mai morire? Forse sei stato costretto al tuo folle gesto? Chissà. Molte persone oggi sono morte e tante altre ne moriranno. Tu rimarrai comunque nei miei sogni, parleremo tante e tante volte di nuovo insieme. Ho cento cose da chiederti. Ma non sarai più il ragazzo che abita dall'altra parte della striscia di Gaza. No. Da stanotte ti chiamerò Kamikaze.
 

I poeti
 
Sono folli i poeti:
hanno sempre
un verso da spendere
e un gatto da accarezzare
quando il giorno muore
e si fa sera.
 
Sono folli i poeti:
affacciati alla finestra
di un mero avvenire,
vedono sempre
splendere il sole
in un cielo pieno di nuvole.
 
E sempre trovano,
al di là del vuoto
che li circonda,
una ragione giusta
per vivere
e un'altra
altrettanto giusta
per morire.
 

L'assenza
 
S'annida una lacrima
nei tuoi fieri occhi scuri,
occhi tristi stasera
eppure è Natale,
brillano le luci dell'albero
e fremono
mille palline colorate,
ma tu cerchi qualcosa
una presenza
che non c'è più, eppure
proprio lì,
di fronte a noi
c'è qualcuno, il muro
riflette la sua immagine
ci rimanda il suo profumo
il suo sorriso
di madre
che non ci dimentica.
 

 
Erano
 
Erano belli i nostri giorni
vissuti all'ombra della giovinezza,
voli d'uccelli il nostro girovagare
a rincorrere l'oro dei tramonti.
 
Andavamo per campi,
per vigne,
piene le mani d'aria e di speranze
al grembo dei raccolti.
 
Rubavamo la frutta
non ancora matura
al tempo ancora incerto
dell'estate,
tra canti di uccelli
e frinir di cicale.
 
Nella madia,
profumo di pane.
 

 
L'eco dei ricordi
 
Solo vento e rabbia,
oggi,
misti al pugno di terra
che ti ricopre.
Intorno,
labirinti di croci
e acri odori
di fiori recisi.
All'ombra dei cipressi
alti e scuri,
vagano ancora le tue parole
un tempo dette.
E poi più niente.
Lenta
cade una lacrima
a sigillare, pietosa,
l'eco dei ricordi.
 


8 marzo
 
Un rametto di mimosa
fu gettato a terra.
Venne calpestato
violentato ucciso.
Nessuno
si accorse di nulla,
nessuno
udì i suoi lamenti.
Al mattino
sparso al suolo
rimase solo
un pugno
di pallini gialli
e un cuore
trafitto di donna.
 
 
Alba e tramonto

Tu sei l'alba,
i vestiti
ancora aspersi di rugiada
nel cuore i misteri della notte
e negli occhi luccichii di stelle.
 
Io sono il tramonto,
foglie secche nell'anima
e negli occhi
rossastri bagliori
di un sole cadente.
 
Ma dentro sento
tanta voglia d'amare
come se io e te
non fossimo poi
così diversi
in fondo,
soltanto il giorno ci divide.
 
 
Capelvenere
 
Ti aggrappi
alle crepe del muro
con la sola forza
della tua disperazione,
piccola pianta
dal verde incerto,
timide foglioline
accarezzate
da un pallido sole.
 
Ma non c'è acqua,
o parvenza di terra
se non quella che tu
immagini e sogni
nel tuo calvario d'amore
e interstizi vuoti
in cui affondare
le tue magre radici.
Ma vivi!
 
E ci avvolge la notte

E ci avvolge la notte.
Un sussurro è il vento
tra le chiome tremolanti
degli alberi
a San Miniato,
nudo
il piazzale Michelangelo
e sotto di noi
scorre l'Arno d'Argento.
 
Tu mi parli di te,
Firenze mia
del tuo glorioso passato
dell'oscuro presente
e di un futuro incerto
che ci intorba l'anima.
 
Taci
Firenze mia,
lascia che il silenzio
intrecci nidi di speranza
lascia che questa notte
ci avvolga
col suo velo d'amore.
 
 
Foglio bianco
 
 
Foglio bianco è il mio cuore.
Ho cancellato
dolorosi ricordi
con la cimosa del tempo.
Adesso
vi scriverò nuove parole
con l'inchiostro caldo
dell'amore.
 
 

Il Diario
 
Tra le pagine scarne
del mio diario
vorrei incontrarti,
amica mia
e porti
quelle domande
che tu da sola
allora ti ponevi
e ripassare insieme
le tue paure
al tonfo secco
delle bombe
e ricercare nel tuo
nascondiglio segreto
barlumi di speranze.
Così debole dunque
è la nostra memoria
di uomini,
se ciò che allora ti assillava
ancor oggi m'assilla?
Se ancor oggi,
come allora
è così difficile trovare
nel nascondiglio del cuore
la parola amore?

PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it
Se ha una casella Email gliela inoltreremo.
Se non ha casella Email te lo diremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera presso «Il Club degli autori - Cas. Post. 68 - 20077 MELEGNANO (MI)» inserendola in una busta già affrancata. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla.
Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2006-2007-2008 Il club degli autori, Lenio Vallati
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 
IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |
Agg. 05-04-2008