LA PIÚ
GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti
contemporanei affermati, emergenti ed
esordienti
|
Giovanni
Radaelli
|
- Giovanni Radaelli si dedica da tempo alla
lirica ed è giunto alla sua prima pubblicazione
nel 1997, con la raccolta "Nuda voce t'ascolto".
Alcune poesie sono state recensite molto positivamente
dal critico Roberto Carifi sulla rivista
"Poesia".
- È docente in un Istituto Superiore di
Lecco.
|

-
- Sai ancora sognare
- nei tuoi vestiti
- con cui consumi
- la tua quotidiana
- trasparenza.
- Anche quando la folla
- ti costringe
- in un angolo di mondo.
- O come quando non appari
- e ti arrendi al silenzio,
- vittima forse,
- o amara certezza
- di essere sempre,
- ma sempre.
- Mille volte sempre
- in te stessa.
-

-
-
- Non ci resta che il mare
- per raccogliere
- tra i residui del tempo
- e le macerie
- il vuoto dei sogni
- che hai cambiato.
- Quale angelo
- conosce il silenzio
- di chi ama?
- Forse sarò domani.
-

-
-
- Nei paesaggi di luna
- che tu mi offri
- battuti dalla pioggia
- perché mi appaiano appena,
- perché non li possa
ricordare
- riconosco una vita
- che ancora si comprime:
- tu che stai dentro di te
- impossibile da vivere
- in altro modo,
- e mi cancelli in silenzio
- come consumi
- la fanciulla che eri.
- Nei paesaggi di luna
- battuti dalla pioggia
- trascini spazio e presente
- verso un'altra ora.
-

-
-
- Dovresti
vederla
-
- Se crescessero rose
- a febbraio
- o camminassero bambole
- nei deserti di pioggia
- delle strade.
- Se il silenzio fosse un lago
- di uguale aspetto e colore
- ai tuoi occhi.
- Se la luna ti chiamasse
- ad un Oriente triste
- o le stelle ti piegassero
- all'attesa infinita
- delle stazioni:
- tu dovresti vederla.
-

-
-
- Sogno un poema
- disperato e inquieto
- come una strada.
- Sogno un'immagine
- che ti apra come un fiore.
- Sogno la deriva infinita
- che trafigga
- il tuo volo di farfalla.
- Ma non esiste parola
- che tutta ti contenga.
- Esiste il punto a capo
- che ferma l'attimo
- solo del tuo divenire.
-

-
-
- Tra le foglie
- un silenzio di notte
- imprevisto
- ferisce come un dardo
- mentre ancora la luna
- non appare.
- So che non ti vedrò.
- Eppure fino a ieri
- mi aspettavi.
-

-
-
- Conosco colori
- che si fissano
- nell'acqua
- perché il mare
- sia un giardino
- ferito dal tempo.
- Perché tu rinasca
- stupefatta meraviglia
- e stupefatta trascolori
- la tua vita.
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Il club degli autori, Giovanni Radaelli.
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il 27 giugno 2000
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