LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Gaetano Cugno

Nato a Roma il 13 maggio 1957, risiede a Roma. Impiegato presso l'Agenzia delle Entrate di Roma. Da sempre attratto dalla poesia e dal disegno: ha conseguito in quest'ultimo il diploma di Scuola superiore.
 
2003: finalista (poesia) nel premio Mario dell'Arco di Roma: 2004: 2° premio (poesia) al concorso lett. internaz. Una montagna di emozioni di Oncino (Cn); 2004: premio selezione (poesia) al concorso lett. intern. Anguillara Sabazia Città d'Arte; finalista (poesia) al XVI concorso lett. G. G. Belli di Roma; finalista (poesia) al premio lett. Il Club degli Autori; 2005: 3° premio (narrativa) al concorso lett. XXXV ed. Primavera Strianese; menzione d'onore (poesia) XIX ed. del concorso lett. intern. Amicizia Mario G. Restivo di Palermo; 3° premio (poesia) al concorso letterario intern. Una Montagna di emozioni di Oncino (Cn); premio finalista 1° segnalato (poesia) alla XVII ed. del premio lett. Giuseppe G. Belli di Roma; premio finalista (poesia) al concorso lett. Capit di Roma; finalista (poesia) al concorso lett. naz. Città di Sant'Elia Fiume Rapido, Cassino; premio finalista (narrativa) alla XXXXV ed. concorso lett. Verso il 2000, Salerno; 2006: finalista (poesia) al concorso lett. Il Club degli Autori di Melegnano (Mi); menzione d'onore (poesia) alla 2^ ed. premo lett. Santa Maria della Luce, Foggia; finalista premio segnalazione (poesia) premio lett. Mario Dell'Arco di Roma; 1° premio (poesia) concorso lett. intern. La tua Montagna le tue emozioni, Cuneo; finalista (poesia) alla XVIII ed. premio lett. G. G. Belli di Roma; premio finalista (poesia) al concorso III Millennio Capit, Toma; premio (poesia) 46^ ed. concorso lett. Verso il Duemila, Salerno.
 
 

 La Sfida
 
Dai virtuosi rami
le mani nell'incerto appese,
e raggelate foglie riparo
chiedono all'albero
che non conoscono.
 

 
 
La semina
 
Stormo di echi rapiti,
dai solchi spenti
l'assetata terra
il capo declina
e strimula al vento
l'antica piaga.
 
Impasto della curva schiena,
sussulto del gambo
che luce invoca.
 
 

 
 
La forza di una lacrima
 
Arenula pioggia.
Ghirlanda di pietre corsare
aggrumate nelle umide piaghe
di un vestito alieno,
che la rifusa vita
indossa, perpetua.
 
Svende miseria
e di spine colma il petto
l'incompresa.
Oltre la guazza.
Baratto del silenzio.
 
 

 
 
Il volo
 
Piccole foglie sfiorano il cielo
e la notte bislacca
il suo mantello abbandona.
 
E' una brezza che sferza le ali
il desiderio
assorto nel fremito di una campana
che ammalia la quiete
e placa il tremore
di un incerto raccolto.
 
Nel declinare delle passioni
invocano gocce di rugiada
i miei nudi piedi

 

Il volo degli innocenti

(Beslan)

 
Avrà anche la tua voce
quel silenzio
che fuga l'innato martirio.
Fremito di passione
muta preghiera.
 
E irride al gioco
il movimento sgraziato
che svela l'arcana danza.
Volo smarrito
agognata libertà.
 
Sussultano i ponti
nel tremore che sgorga
da sponda a sponda
che scuote e travolge di un muro
le sue rovine.
 
Mio vento
lontano respiro.
 
Sazio e mai domo profumo
di terra violata.
 
Quale madre sarà colei che ostenta rabbia
e lacera e avvilisce
il suo divino pianto.
 
 

Il Riscatto
 
Non temono i giovani leoni
e le gazzelle dalle leggiadre movenze
il vento,
che urla e tace,
e piega le bianche vele
rigogliose d'acque
e di fieri tramonti.
 
Soffio d'innocenza
che non cede
non tentenna
al respiro ingrato della vita.

Profondo respiro
 
Vengo a te
come in un sogno
e libero il mio corpo
alle tue carezze.
Acqua infinita di cielo e di mare.
 
Ove nulla inganna
ne turba il volo
di uno stanco gabbiano,
se il tuo canto riveli
lungo la nuda riva.
 
Velata rabbia
avvolgente schiuma,
scandita come un eterno orologio
mentre dipani castelli di sabbia.
 
Gocce di memoria
tracce di libertà.
 

Opera finalista alla IX ed. del concorso letterario Mario Dell'Arco di Roma 2005, e alla XII ed. del premio letterario int. Il giro delle poesie in cornice di Milano 2005.


L'urlo
 
Come una frusta
Dal volto possente
Si erge l'onda,
suonando la carica
al nulla che muore.
 
Richiama nel gioco
E nei colori del sogno
Vecchi, bambini,
e l'eco di un'alba ancora spettinata.
 
Abbandona il giaciglio
La dolce sposa,
al cielo protesa
impetuosa,
scuotendo il passato
flagello divino.
 
Assorto nel suo salato respiro,
travolto è l'uomo
che dimentica
e ancora non sa.
 
 

Opera premiata con il 3° posto al concorso letterario internazionale 2005 Una montagna di emozioni di Oncino (Cn), e con la menzione d'onore conferita al 19° premio letterario internazionale Amicizia - Mario G. Restivo di Palermo 2005.


Pensieri d'amore
 
Le tue labbra
come ali dell'anima
che aprono e chiudono il volo
sussurrando al cuore
il loro dolce canto.
 
Negli occhi
specchi di mare
dove s'infrangono nobili pensieri,
profumi di notti d'oriente
ammaliate da sogni
e brucianti passioni.
 
Di questo, vive e ama
il mio silenzioso cielo,
nell'incanto di un desiderio
sciolto nelle tue lacrime.
 
 

Opera finalista al concorso letterario Il Club degli autori 2005 di Milano

 

Passioni
 
Trova ragion d'essere
chi desidera,
e rinuncia e vaga negli ardori accesi.
Ove nulla inganna
ne illude l'apparenza
se il cuor si scuote e l'anima si veste
come sargia
di un sospirato incanto.
 
Elegia, e vola alto
con ali sospese
il pensiero
scorre senza posa,
e di cieli e porti
ne sazia l'approdo.
 
Ad ogni sussulto
nel mar s'infrange,
e sussurra e svela
il suo antico canto.
 
Avrà dimora di pace
laggiù
il silenzio.

Mare
 
Quali lacrime
forgiano le tue acque
sedotte e avvolgenti
mentre frugano i miei fondali.
 
Misteriose evanescenze
lambite da profonde carezze,
velieri senza tempo.
 
Non ha colori, ne profumi
la mia pelle,
se l'anima nasconde
alle tue tempeste.
 
Orli di cieli suadenti
lingue di terre fugaci.
 
Volo perduto e ritrovato
di un gabbiano solitario.
 
 

Opera finalista al concorso letterario Il Club degli autori 2005

 

Inno all'amore
 
Leggiadra organza
lacerata e sospirata essenza del pensiero.
Le voci raccolte,
nel bagliore del ricordo,
custode indelebile di trepidanti attese.
Armoniose fontane,
culla delle emozioni,
sussurro dell'immenso desiderio,
profumo dell'incertezza
e del divino mistero.

Il libero sogno
 
Luce di primavera,
che ti innalzi copiosa
dall'eremo soffuso ai torrenti bagliori.
E cedi, generosa e paga,
il tuo effuso vigore.
Elegia, donno di desiderio
per chi ti invoca,
e giace egro dell'attesa.
Nella quiete assorta
distendi l'imbrunire, notte d'inverno,
e lascia sgorgare impetuose le tue lacrime.
Sciogli il seracco che cinge il mio dumeto,
e sarò fiore e rugiada,
effluvio nel vento.

Riflessi di lune
 
Eppur si adombra
l'appagata luna.
Sospesa e colma,
lenisce l'animo
lusinga lo sguardo.
Non più travolta
dall'impeto di fiumi ribelli,
che sgorgano inviolati
dal canto rapito
dal fremito agognato.
Nel sospiro, l'ingegno.
Nell'attesa, l'incanto.
Ovunque, si adagiano le foglie,
la brezza lontana
di uno stanco pianto.

Lo scarroccio
 
Lascia che lo sguardo vaghi,
per acque miti e sperdute valli.
Nell'assoluto,
ora sommesso della malinconia,
ove il nulla, tace,
fino al nudo cielo.
Invoca e reclama i suoi frutti,
il pescatore,
nel cui sudore immerge le reti.
Il vento, ci racconterà di gesta e di stagioni,
gemendo lungo i corsi affranti,
spiando tra lo sbrego dei corpi,
nei viottoli ciottolati
della mammola e del giaggiolo.
Inebriata, la voce dell'insieme, si erge,
indomita ed astratta,
mentre la seccia avvizzisce
e il ruglio avanza.
Laddove, dai cordoli aurei ai bruni tramonti,
scialbo il silenzio
esita e muore.

Il risveglio dell'animo
 
Nasce e muore un sogno,
nel sussulto inquieto della notte.
Lungo fiumi, diradati di un tramonto,
smarrì l'attimo l'onda selvaggia,
rincorsa ed avvinta,
dal respiro intenso della luna.
Negli occhi di un incontro,
avvolgente la barca, flette e s'inarca,
ora sommersa,
nel fascino silente di un desiderio.
Nell'urlo del vento,
il richiamo dell'incertezza.
Nel seno di un passato,
la conosciuta rotta.
L'alba, saprà attendere,
donando i suoi profumi migliori.
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it
Se ha una casella Email gliela inoltreremo.
Se non ha casella Email te lo diremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera presso «Il Club degli autori - Cas. Post. 68 - 20077 MELEGNANO (MI)» inserendola in una busta già affrancata. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla.
Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2004-2005-2006-2007 Il club degli autori, Gaetano Cugno
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 
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04-06-2007