LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Franco Casadei

Franco Casadei (Bertinoro di Forlì-Cesena, 1946), medico, vive e lavora a Cesena.
Impegnato in ambito sociale e civile, già responsabile dell'Associazione "Medicina e Persona" di Cesena, attualmente coordina il gruppo "Amici AVSI" che opera a sostegno dei progetti dell'Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, presente nei paesi più poveri del mondo.
 
Vincitore 1° premio per il volume edito di liriche "I giorni ruvidi vetri":
- Premio "Emma Piantanida" (Legnano, 2003)
Vincitore 1° per la poesia singola inedita:
- Premio Nazionale "Antonio Veggiani" (Cesena, 2000)
- Concorso Nazionale "Brontolo", poesia satirico-umoristica (Salerno, 2005)
Vincitore 1° premio con silloge inedita:
- Premio Internazionale "Centro Giovani e Poesia" di Triuggio (2003)
- Premio speciale della Giuria al Concorso "Città di Salò" (2003).
Vincitore 1° premio per la poesia dialettale:
- Premio "Rumagna in poesia", per la migliore interpretazione (Cesena, 2004)
 
Premio speciale della Giuria (o fra i primi classificati) per il volume edito di liriche "I giorni ruvidi vetri" nei Premi di Poesia:
- "Firenze Capitale d'Europa" (Firenze, 2003)
- "Augusta Taurinorum" (Torino, 2003)
- "Trieste Scritture di Frontiera" (Trieste 2003)
- "Atheste" (Este di Padova, 2003)
- "Pinayrano" (Pino Torinese, 2004)
- "Le Parole che nascono dall'Anima" (Roma, 2004)
- "Città di Fondi" (Fondi-Latina, 2004)
Per la poesia singola, fra i primi classificati nei Premi:
- "Mario Tobino" (Lucca, 2002)
- "Merate" (2002)
- "Città di Recanati" (2003)
- "M. Kolbe (Lecce, 2003)
- "Le Groane" (Arese, 2003)
- "La Gorgone d'oro" (Gela, 2003 e 2004)
- "Fiur'lini (Olanda, 2004).
- "Triuggio" (2004 )
- Rivista "DIALOGO" (Olgiate Comasco, 2004)
- "Urgonautiche" (Cesena, 2004)
- Premio Editoriale "L'Incontro" - Golden Press (Genova, 2004)
- "San Giovanni Bono" (Cesena, 2004)
- "Mario Gori" (Impruneta - Firenze, 2004)
- "Novipoesia" (Novi Ligure, 2004)
- "Città di Mesagne" (Brindisi, 2004)
- "Ottavio Nipoti (Ferrera Erbognone, 2004)
- "Ketty Daneo" (Trieste, 2005)
- "Il Fascino dell'Amore" (Martina Franca, 2005)
- Jacques Prévert (2005)
 
Pubblicazione del volume di liriche "I giorni ruvidi vetri" nel settembre 2003, con presentazione pubblica a Cesena (Biblioteca Malatestiana e Libreria Mondadori), a Firenze (libreria Einaudi), a Bertinoro di Forlì, a Cervia, a Pino Torinese, a Imola.
 
 

I tuoi occhi aspri
 
I tuoi occhi aspri
pongono quesiti
che inquietano il respiro
 
ti provoca il mio tacere,
pretendi una risposta
che ti faccia male
 
fisso nel muro
un punto inesistente,
una via di fuga
che non mi soccorre.

 
 
L'organo e i vespri
 
Quando la nebbia
avvolge le ore
d'ansie grigie e tormenti
manca il sasso d'appoggio
un indicatore di viaggio
 
salgo all'abbazia
lungo l'erta di sassi
fra rovi incolti
e scale umide di muschi
 
di sera al convento
fra le antiche pietre
l'organo emana un conforto
 
lontano, pacificante,
il canto a più voci del vespro.

 
 
Appoggia la stanchezza
 
Appoggia la stanchezza
all'ombra
dei muri bianchi
dove leggero il vento
ritempra il vuoto
del dolore
 
non c'è libertà
senza abbandoni.

 
 
Quesito
 
Mi alzo triste
senza una ragione.
 
Il saccente di turno
insinua si tratti
di biochimica
ormoni
enzimi cerebrali.
 
Si tolga dai piedi...
sono già triste abbastanza.

 
 
Presunzione
 
Ho voglia
di non fare nulla
 
starmene inerte
 
quando Dio
mi chiederà conto
di ogni ora vuota
risponderò
"non so contare..."

 
 
Il responso
 
Il male mi è dentro
compenetrato
 
domani conoscerò
il suo sguardo
benigno o avverso.
 
Pensieri d'ombra
nella notte
e tracce di ricordi...
 
è l'alba,
sono pronto,
nessuno può rubarmi
l'anima.

 
 
Corsie d'ospedale
 
Al mattino percorro
corsie di dolore,
di odori
che la notte ha condensato
nell'attesa lunga di un albore
fra sofferte mura
e cuscini umidi
del tempo che non scorre
 
enigmi d'occhi
mani adagiate bianche
 
a sera in casa si conversa,
nella memoria
l'eco degli sguardi
ed un silenzio bianco
ferito dai lamenti.

 
 
Un silenzio presente
 
Un amico
è un silenzio presente
 
ti dice più cose
se tace.

 
 
Tu non sai*
 
Tu non sai le volte, quante,
negli anni che non si contano...
al mattino presto
che mondo sarebbe senza te che dormi?
 
Ti guardo per le scale
quando corri e ti danza la veste...
 
tu non sai i pensieri coltivati
quando accenni a una mossa di ballo
o dici battute che mi fanno ridere
e non lo do a vedere
 
peccato
tu non avverta il messaggio
 
come allora vedo i capelli sottili
lunghi adornare le tue timidezze
e i passeggi sottobraccio d'estate
nei paesini d'Umbria, la sera
giocare all'amore
 
anche ora,
stremata da questue senza riposi,
sei la ragazza del banco davanti
 
non sai, stasera al ritorno
vorrei che tu sapessi...
 

*A mia moglie, già compagna di scuola


 
 
Il colore del giorno
 
Il destino del giorno
prende forma
all'alba dei cuscini
 
appena alzato
il colore è già tracciato, grigio
o rosso d'allegria.
 
Vorrei la libertà d'un tintore
che imbratta i muri sull'impalcatura,
dipingermi le ore a rischio di cadere.

 
 
Anche d'inverno
 
... anche d'inverno, il sole
sulle vetrate a fronte
s'addensa in un riflesso,
abbagliante nel grigiore
 
come Dio talvolta si nasconde
e manda il suo bagliore
dentro le ore scure...

 
 
Ho svegliato l'alba
 
...ho svegliato l'alba
con pensieri nuovi
 
attraverserò il ponte
 
la mia speranza
è sull'altra sponda...

 
 
Potessi
 
Potessi aprire quella porta
vedere la misericordia promessa,
non un'ostia insipida e opaca,
vedere il tuo sangue sudato
non dipinto su tele barocche,
potessi mostrarti le mie mani sbagliate
il volto smagrito
potessi abbracciarti, abbracciarmi
toccarti il respiro...
potessi...

 
 
Verso l'Eremo di Camaldoli
 
...il sole che trema tra i rami di faggio
brilla l'argento degli abeti al vento
e scivolìo d'acque sotto letti di foglie
frulli d'ali d'insetti, passi d'animali
e il mio cammino lento...
 
all'eremo un silenzio di memorie
la croce sul crinale
sono tutto lì, anche il mio dolore...

 
 
 
Vento a gennaio
 
Il vento insolente di gennaio,
carta vetrata sugli scialli,
graffia le cortecce gelate
piega le abetaie sui crinali
avvezzi alle tormente...
 
...dove nasce il vento,
cosa oltre il punto
che demarca il volo?

 
 
La parola
 
...come lampo si erge
sublime in un verso,
in un canto
 
geme nel gergo
del giorno, inadeguata
alla idea che insegue,
smarrita...

 
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Ins. 13-08-2005