LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Franco Calabrese


Graduated in Philosophy, lives in Ostia Lido (Rome). After passing the final exams at a classical liceo, he worked his way through university doing different jobs such as: librarian, factory worker, translator, employee, proof-reader, publicist, literary agent and temporary teacher. He is an apostle of culture in a broad sense, always engaged in the production of literary works and poetry compositions. Experienced novelist valued by literary critics, he works also as a playwright, essayist, short-story writer for several reviews either local or national. His poems have been included in many poetry compilations. He has received a number of awards in various literary competitions, conferences, round-tables and art performances. He is member of about thirty Literary Academies, widespread at local level and worldwide; everywhere he maintains good relations of appreciated co-operation. He has often been member of several juries for the award of literary and art prizes. He works as an editor for various cultural reviews and regularly guests tv/radio broadcasts where he always leaves the mark of a vast knowledge. A great number of newspapers and periodicals have attended to his works: l'Avvenire d'Italia; Il Messaggero; Rinascita Letteraria; l'Europeo; Comunità in cammino; Il Polo storico; Il Messaggio; Il Corriere di Roma; Reportage; A-Z; La Ballata; Talento, etc. He has been twice awarded the "Culture Prize" by Prime Minister's office and often winner of national and international literary competitions. He is mentioned in many poetry compilations.

Among his literary works:
Theatre: Ritorno (1945); Voci del Passato (1946). Poetry: Nel mare di pietra (1975); Rondini e vento (1978); Buongiorno amore (1978); La dolce ombra (1979); Fiori di vetro (1981). Fiction: Sogno e realtà (1944); Briciole (1959); Sulla soglia (1961); Clessidra (1967); Giorni nella vita (1968); Un amore per la luna d'inverno (1970); Pane di sale (1976); Grazie, nave bianca (1985); Momenti di prima (1944); Aria di Paese (1996); Pietra su pietra (1998); Giornalino di bordo (1999); Una lunga favola breve (2001); Vento di lontananza Lettere a Stefania (2002); Il Tempo dei Gelsomini (2003). Essays: Incontro con Leopardi (1951); Italia martire (1965); Storie di nebbia e di sole (1987); Splendori e lacrime (1992).
Orazio Tanelli: Franco Calabrese/dal dolore alla Poesia (monograph, 1989).


Sogni, memorie, amori, incontri, sconfitte, ideali: La Vita.
Il tempo dei Gelsomini di Franco Calabrese

di Anna Aita

 
Un "incipit" straordinariamente efficace: "Sembra ieri". Punto.
Due sole parole per involarci in atmosfere d'altri tempi, forse lontane, eppure così vicine e vive nel cuore.
Franco Calabrese ha questa capacità, questa grande peculiarità: immergerci in un istante, in un niente, in una situazione nella quale, senza saperlo, ci si ritrova, mente e cuore, a rivivere con lui, ricordi, sensazioni, emozioni.
"Mille giorni e non più mille, sole, vento, pioggia, neve e tempesta. Voti cancellati dalla nebbia del tempo. Nulla; amori cocenti e perduti, speranze disperate".
Brevi periodi, intensi, per capire tanto: amori, delusioni, attese, dolori di una vita che sembrava tanto lunga e si è rivelata così breve.
Sogno o realtà? Fantasia o verità? Non lo sapremo.
Quel che è certo: Franco ci stupisce, ci commuove, ci confonde quando una piccina dall'aspetto angelico, a suo dire reale, gli regala, nel giorno della sua "Prima Comunione", (povero bambino senza amici in un paese che lo ha appena accolto), una penna d'oro. È stato un "bluff", uno scherzo del destino: la penna sarà reclamata di lì a poco: ma, a Franco, resterà indelebile nella memoria, anzi direi nel cuore, quella bimba se, a distanza di anni, la sognerà con una rosa bianca in una mano e un libro intonso in un'altra. un invito alla scrittura? A diventare quel Calabrese colto, noto scrittore, fascinoso poeta, che tutti ammiriamo? Mistero! Così nel mistero dilegua il primo libretto pubblicato dal nostro Autore, intitolato, guarda caso, "Sogno e realtà": poche copie, scomparse in breve, di cui non rimane traccia.
E la penna ritrova nella vita di Franco, nel regalo, stavolta vero, di un autore: Alfredo Pitta. Non è d'oro, se non il pennino; è una penna come tante, in plastica. Ma, per l'Autore, ha un significato molto importante: l'invito dello stesso donatore a scrivere, scrivere, scrivere, senza badare se sarà mai letto perché, l'amico gli ha detto, "questa è la tua vocazione, questo è il tuo cammino". E Franco ascolta e scrive.
La storia continua ed ecco, finalmente, l'incontro con una ragazza viva, reale, una di quelle che incantano, che fa pulsare forte il sangue nelle vene: in una parola, l'incontro con l'amore. Ma, di tutte le emozioni, di tanto desiderio, resterà solo un sogno che, al risveglio, lascerà l'amaro in bocca: la bella "soubrette" si fidanza con un avvocato anziano e, non molto più tardi, parte con i compagni di lavoro, "rondini senza nido".
È la prima delusione d'amore, alla quale si sommeranno altre, come quella che sperimenterà con Lucilla; un amore che, in Franco, resisterà alla lontananza, alla guerra, al trasferimento, un amore che non demorderà e che lo porterà, testardamente innamorato, fino alla nuova destinazione; qui vivrà la seconda, dolorosa sconfitta.
Segue l'incontro con Adele, donna matura, più grande di lui. L'Autore vive questa vicenda senza riuscire a definirla: amore, sesso, sentimento materno, passione? Forse, conclude, tutte queste sensazioni messe insieme, sarà un trasferimento, questa volta di Franco, a mettere la parola "fine" anche a questa storia.
Infine, Matilde e Libera, ultime della serie di delusioni e sofferenze d'amore, eppure dolci, perché lenite dal profumo della giovinezza, tempo in cui tutto è terribile e carezzevole al tempo stesso e piangere un amore finito è come ridestarsi da un sogno non completo che lascia, in fondo, tanta tenerezza nel cuore.
I veri dolori, scrive l'Autore, saranno quelli che verranno negli anni successivi, perché marchiati dal fuoco dell'ingiustizia.
Altri racconti struggenti, di persone a lui vicine, seguono nelle pagine, in particolare quello di "Zia Gigina", la cui vita è raccontata, amorevolmente, dalla nascita alla fine e Luciano con il quale Franco ha condiviso "uno scampolo di cielo" e il "respiro di un sogno".
Ecco. È tutto. Un libro avvincente, che si legge in un niente.
Breve, sì; ma quante emozioni raccolte, quanti sospiri nei ricordi sciorinati tra papaveri vermigli, fiordalisi celesti, petali di rose e di garofani, margheritine gialle: il tutto rivisitato ne "Il tempo dei gelsomini".

Il tempo dei Gelsomini, Lorenzo Editore - Torino 2003. Pagg. 46. Euro 8,00

 


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Ins. 09-12-2003