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- Occhi di
gatto Bombay
- pagliuzze
d'oro su prato verde,
- ti do un
gomitolo con cui giocare,
- così
mi lasci andare per un po',
- ad occuparmi
di me stessa
- a dipanare i
miei pensieri,
- a sciogliere
i miei nodi aggrovigliati.
-
- Un attimo
dopo sei già tornato,
- mi balzi in
grembo e vuoi carezze,
- e fai le
fusa
- e annienti
già le mie certezze.
- Io mi muovo,
mi schivo, m'impongo varianti
- che mi
portino altrove
- e cambio la
rotta
- di
nuovo.
-
- Frammenti di
te mi seguono ovunque
- non trovo la
strada
- si annebbia
la vista,
- mi volto, ti
guardo
- per un
istante afferro io la tua natura,
- felino in
gabbia vorresti tu volare
- non trovi
l'equilibrio,
- zavorra tu
diventi di te stesso,
- il peso tuo
ti pesa e quando un poco
- ti sollevi,
ti trascina.
-
- Io
m'intenerisco, ti prendo, t'insegno un
volo
- ti porto in
aria nei miei giochi d'equilibrio.
- Ma è
un guizzo solamente
- mi spingo
oltre e ti vedo già distante
- un istante
prima
- di riprendere
il mio volo.
-
- Mi piace
immergermi e affondare
- in
quest'acqua
- calda amica
che mi avvolge
- e mi
conforta,
- ed io mi
sciolgo in lei
- e acqua in
acqua
- io
divento.
- E lascio
evaporare i miei pensieri
- così
pesanti
- ma
ora
- in gocce di
vapore trasformati
- li
vedo
- sollevarsi,
- mille
mongolfiere colorate
- e poi
colare
- lungo i
vetri,
- scivolare
sullo specchio come perle.
- La mia mente
ora è più leggera
- e vola a
coglierne
- alcune
solamente
- prima che
s'infrangano
- sulla
ceramica ingiallita.
- Sovente
- io vedo in
gente altra gente
- in occhi
sognanti
- lontani
rimpianti,
- amori
perduti
- distanti
- tormenti
sempre presenti;
- in corpi
eccitati
- più
volte sognati
- rivedo il tuo
corpo perfetto,
- in pelle
diverse
- ritrovo il
tuo odore,
- sapore
sincero
- più
fresco
- più
vero.
- Così
ogni volta è un po' ritornare
- ad amare
quell'uomo
- lontano
- che ha un
nome un po' strano.
- Non parli di
ciò che io voglio sentire,
- non dici ti
amo, mi lasci
- morire,
- non apri la
mente,
- non rompi il
tuo vaso,
- non vedi
aldilà del tuo naso.
- Non credi a
parole
- che io porto
nel cuore,
- non senti che
provo a chiamarti
- più
forte;
- non offri il
tuo appoggio
- alle mie
fantasie,
- non dai le
risposte a domande che pongo.
- Non
fai
- proposte per
continuare il tuo viaggio,
- non prendi
possesso di quello
- che è
tuo,
- non dormi
vicino alla donna che t'ama,
- non vinci la
guerra
- ma solo
battaglie.
- Non cerchi
- lo
scontro,
- sei solo un
vigliacco.
- Avrei voluto
essere qualcuno
- che non
dovesse essere nessuno,
- un sasso, una
goccia
- un bottone
staccato,
- un granello
di sabbia
- un chiodo
- un
ortaggio.
-
- Invece,
ahimè sono nata
- per
divenire
- tutto quanto
si possa concepire
- di riuscito,
- d'interessante,
- di luminoso
ed esaltante.
- Una donna in
carriera
- una
studiosa
- una
sposa,
- qualcosa di
speciale, qualcosa di raro
- che
risplenda
- al di sopra
di tutti,
- che
attiri
- lo sguardo,
sollevi le folle,
- che apra le
bocche a commenti entusiasti.
-
- Una
cosa
- preziosa,
- un puro
diamante..
- scusate
- ma io mi
sento distante.
- Distante dal
mondo,
- da
voi
- che guardate
senza vedere,
- da voi che
parlate
- senza
sapere;
- da leggi mai
scritte a cui voi vi attenete,
- da regole
d'oro,
- intrighi,
complotti,
- da detti, da
fatti,
- proverbi e
credenze a cui
- adeguate le
vostre esistenze.
- Se provo a
ignorarvi
- mi dite
ignorante,
- se cerco di
amarvi
- fuggite
distanti.
- Un rigo
soltanto voglio sprecare
- per tentare
di spiegare
- che
- mentre voi vi
sbattete per galleggiare
- qualcuno
già ha imparato a volare e se
solo
- un
secondo
- voi alzaste
lo sguardo,
- se solo un
istante vi fermaste a osservare,
- mi vedreste
lontano
- al di
sopra
- del
mare
- come foglia
leggera
- volare..
volare..
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