LA PIÚ GRANDE ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti

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Sonzo, nasce a Castellanza il 12/07/1974, a undici anni subisce un intervento di plastica correttiva alle orecchie, da quel momento avverranno cambiamenti profondi in lui che lo porteranno a "frammentare". Nel 1997, entra a far parte degli A.C.D., un gruppo di teatro sperimentale con il quale porta nei locali e nei centri sociali, spettacoli come Omada e Orzo Matto. Dal 2001 collabora con la Motherfuckart (www.motherfuckart.it), pseudocasaeditrice, per la quale ha pubblicato anche Natura 1.0, la sua prima raccolta di scritti e frammenti, e Stefy, un racconto che qualcuno ha osato chiamare sperimentale.       SCRIVO NUDO   E allora? Scrivere nudo è l'essenza del corpo,   scrivo nudo ...... ....mi rannicchio nella mia tana e scrivo nudo. Mangio mosche e respiro fastidio ogni giorno.... Poi alla sera prendo il mio corpo e lo libero.....e scrivo.... Magari una bottiglia di spumante....e una dolce sigaretta..... Alla fine la tua vita, se non ci giri troppo intorno è solo scrivere nudo.....   Tu vorresti scrivere nudo, vorresti avere quella fottuta bottiglia di vino nel culo....e la sigaretta in bocca... Ma non puoi,   scrivere nudo è da pazzi, una specie di sacrilegio.... Ma t'immagini?   Il dolce fumo invade la stanza, milioni di parole invadono la tua testa, milioni di idee....... Il tuo culo freddo e una penna........... Un fiume di pensieri evade e raggiunge il collo della bottiglia, rimbalza sul filtro e fluttua come un anello di fumo.... Le parole son passeri.... Le parole sono bei ricordi..... Ogni mio centimetro di carne nuda è una lettera indirizzata al mio dio. Le parole son passeri.....         ORZO MATTO     La tenerezza diventa droga solo quando sei solo, vai incontro a urti e crescite di Tensione improvvise, bevo, fumo,     ......   la tenerezza è una materia solida e liquida e quando vuole cambia forma, Mi sento solo       FARFALLE   Insieme di parole e ricordi,   l'età mi catapulta addosso pensieri e malignità, ogni secondo è piatto e ogni anno è morto, perdo sorrisi e pensieri,   raccolgo fallimenti, li accartoccio e vorrei rimandarli al mittente, precludo ogni strada, ma la percorro,   sono senza futuro,   ogni anno morirò per poi risorgere, sono un uomo,   perdo pezzi e ricordi, mi aggrappo a lembi di futuro, salto fossi e rendo conto al mio Signore, perdo occhi e arti nel cammino lungo e tortuoso, rimarrò un tronco, rimarrò fermo e solo, morirò in un solo modo, per mano del mio cervello, salirò e fallirò, arriverò a pensare di poter cantare, ma poi brucherò parole e poterò i pensieri, fiorirà la mia persona e volerò in cielo, unendo le ali apparirò come un poeta, ma allargandole sembrerò un pazzo, spargerò la mia polverina sul mondo, tutti se ne ammaleranno e impazziranno,   ci saranno mille poesie e mille racconti per ogni uomo, ogni cuore vincerà sul cervello e tutti voleremo ad ali unite…..     Nulla sembrerà più normale, vedendo la struttura molecolare del pensiero e…..   suggendo da essa, ci infrangeremo sulla cellulosa,   ci distribuiremo su di essa in modo uniforme, e controllato,   solo dopo anni,   i bruchi vedranno le nostre opere,   noi azzurri e celestiali, rimireremo il nostro operato come puzzle viventi.,   apriremo le ali e saremo felici.       ANIM   L'atmosfera è quella giusta, sono scosso da mille manine, mille stimolatori, il corpo non può fermarsi, un battito di cuore e poi subito un altro, è il canto che sale, è la penna che scorre, è il mio vomito, il mio sputo.   A carponi sull'erba cerco un buco, una tana di talpa, una conca ove nascondermi e rinfrescare il mio corpo… Devo continuare a costruire un muro, mattone dopo mattone, senza pensare,   scrivere e portare il pensiero al mondo, per poi mangiarlo e assaporarlo,   i mille spilli però fanno male, mi sacrificherò, rimarrò sempre a carponi     non vi sarà mai nessuna tana     DEPRESSIONE   Improvvisa, inaspettata, mi sbrana, mi divora, succhia fuori di me il mio bambino, lo fa rivivere, POI MUORE!

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