Claudio Assenza

Claudio Assenza è nato a Melzo il 4 novembre 1979 e vive a Vimercate dove ha conseguito il diploma di operatore tecnico per le industrie elettriche; ha conosciuto due docenti direttori di mensili rispettivamente di cinema e di musica: per quest'ultimo ha svolto varie collaborazioni.

Grazie all'incoraggiamento e ai consigli del professore di lettere, critico cinematografico, ha cominciato a rivelare e 'esternare' le sue passioni per il cinema e la letteratura.

Con due compagni di classe nell'anno scolastico 1997-98 ha eseguito un cortometraggio 'Aspettando Godot' classificandosi al quarto posto al concorso europeo Cinevideo Scuola.

Ora, da oltre un anno, produce, con un amico, numerosi cortometraggi e video-clip curando la regia, la sceneggiatura, la recitazione ottenendo ottimi risultati.

Ha inoltre collaboratore ad una radio locale come speaker e critico cinematografico.

Scrive poesie, racconti, sceneggiature e un romanzo brillante per il quale cerca un editore: "Se la poesia è lo specchio dell'anima, io sono il subbuglio della mia".

 

"L'Io poeta"

 

Il battello alla deriva inerte nel

tormento come un poeta ubriaco nel suo

grovigliare d'istinti scandaglia

nel profondo erebo i respiri dell'anima

nomade, conducendoli fuori dai

lumi; eroe buffo malato d'arte

di sensazioni fresche e ribelli

nei candori dell'oceano tempestato

da avariati artifizi provocatori

l'io poeta fugge con estro da false

adulazioni e dorme nelle incertezze.

 

 

 

 

30/10/98

 

Il treno si dilunga

il sole si scalda

fermo sui ferri

tra ghiaccio e sole

sollazzi e risa nel

vagone dell'inconsapevolezza.

Aspetti la tua immagine preferita

e quando riparti rinneghi l'aspettativa

nel sentiero verde, sul ponte ferrato;

nuotando a ottanta metri su

tra mezze verità affondo.

 

 

 

 

02/04/99

 

Immobile nel cielo ficcherò

il mio sguardo e poco importa

che la terra giri sul proprio asse

Stush dove sei? IL VELENO TI CONSUMERA' IL MIO SILENZIO...

IL TUO RIMPIANTO/

Sulle lame camminare e interrogare

ogni forma di delirio;

poi ridere sotto il sole

pungente dal calore/ e lui è lì/

sovrano indifferente consumato dal pudore...

Sentirsi scrutati nel deserto

fuggire, strisciare per i viali

metropolitani e addentare le

nuvole... come una maschera di

zucchero sotto la pioggia,

sciogliendosi sui lineamenti

s'appiccica e il caramello

suda sulla melodia...

/SENZA GRAZIE E MA PERO'/

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©1999 Il club degli autori , Claudio Assenza

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Ins 26 novembre 1999