Annunziata Romeo

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I tuoi ottantatre

 

Per anni abbiamo camminato insieme

e monti di neve vie deserte

e fiumi d'acqua torbida

abbiamo interrogato

conosciuto il dolore e apprezzato la vita

fatta anche di silenzi e solitudini

di ricordi attese paure

anche di gioie profonde

l'amore a tutte le nostre cose ha dato luce

dorate le nostre vie seminato campi

e fatto brillare azzurro il nostro cielo

il nostro volto scambiandoci sorrisi

uno tra i miei oggi che racconta

sui tuoi capelli bianchi le tue primavere

come coralli rosa le conservo ancora

le spolvero col cuore sopra lasciandovi con cura

una patina dolce di fedele carezza

insieme al mio respiro

che le fa brillare

Uno fra i tuoi oggi

che dà vita al mio

certezze mi conferma

affaticato e stanco

con voglia di salire

sogni rimuovere sopiti

aprire le finestre al primo sole

con la tua poesia

che pur solitaria

timida riservata

è come una luce ancora

di malinconia

che ci consuma il buio

per camminare insieme.

 

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Sedici bianche margherite

 

Sono qui piccola mia

con lo sguardo al sole

che volge al tramonto

e piano sulla terra cancella

ogni traccia di verde

qui tra i tuoi luminosi affetti

che di te mi parlano

del tuo sereno vissuto

tappezzato di rose e

coi petali del mio amore

che l'erba del nostro prato

verde faceva crescere e rigogliosa

gioia mi regalava e forza

da non udire il fischio del vento

la stanchezza

di te raccoglievo profumi

d'emozioni profonde

con animo lieto

ritrovando

nel soffio delicato dei tuoi gesti

nell'armonia delle tue parole

il mio canto

quello che ora cerco

e non trovo

non so dargli un nome

ma so che mi fa piangere

piangere

perché ho voglia di sentirmi viva

nel tuo amore

partecipe dei tuoi attimi felici

dei tuoi sogni

ora che sei cresciuta

e tua bellezza alloggia in altri spazi

e il tuo sguardo mi manca

tenero sorridente

ho solo voglia

voglia di te

anche se dentro il cuore

il sole tuo nascondo

che mi da carezze

versi mi suggerisce di poesia

la verità mia piccola

è nel tempo

che inevitabile frantuma

i castelli dei vecchi

fatti di sogni e speranze

la verità

è dentro le mie mura

col tuo immaginario canto

che poco mi accalora

perché d'aria tua lontana sto vivendo

all'ombra del tramonto sotto la luna

in tremolio di stelle nonna.

 

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Agg. 26-04-2007