LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Aldo Renzo Duranti

È nato a Milano il 7 dicembre 1962, diplomato in ragioneria, attualmente è invalido civile. Ha partecipato alla dodicesima edizione Duemila del concorso del Laboratorio delle arti 2000, ottenendo una segnalazione di merito.


Metamorfosi annunciate e mai realizzate, cavilli e regolamenti imposti la stessa evoluzione bloccata dai padroni, la stessa ansia di chi non ha voce nel mercato del silenzio, tutto decisamente falso e consumato da secoli di ruggine e canna da zucchero, Castro è lì pronto per morire come la rivoluzione ma la gente di Cuba prepara solo una grande festa. Strano mestiere quello del dissidente, arrestato in patria ed eroe all'estero, le zone di crisi non cambiano mai, Medio Oriente, Kossovo, Darfur insieme ai paesi sotto regimi militari, e questo è indissolubile dall'uomo, la ricerca di nuovi fronti di guerra non si ferma mai come la pubblicità o lo shopping nelle vie del centro. Per il bene si commette spesso il male, nessuno ha il rimedio infallibile la maschera umana è doppia o tripla come le parole di scuse del mostro dopo l'ultimo crimine. Quanti presentimenti ci sfuggono nel nostro vivere in automatico, con i pensieri che sgorgano da un pozzo nella testa irraggiungibile, miraggi e sogni innalzati a utopie supreme, la mimica dei leader in tv e il popolo sempre di retroguardia nei passaggi cruciali delle epoche, dal telefono al telefonino, dalla radio fm ai computer, dal mondo delle frontiere a internet senza confini, così veloci e suggestive le innovazioni ci proiettano sempre più nel futuro e sempre meno nel presente. Quanta assenza può reggere un uomo senza svuotarsi di anima, ragione e verità, quante battaglie per essere solo sé stesso senza travestimenti e comode posizioni filosofiche? Tutta la retorica sull'embrione in potenza o in atto, inutile perché la sicurezza tra stadio in atto e vita vera in natura non esiste e quindi potenza e atto hanno la stessa matrice fondante e la stessa possibilità percentuale. Ma è facile distinguere la realtà a proprio favore, si cessa di domandare e si sentenzia come un giudice superbo e incolto come nessuno prima. Severino da bravo pensatore separa il feto dall'embrione applicando categorie non scientifiche ma di sicura presa sugli incerti, così riesce a chiudere il cerchio, la vita non è vita in sé dal primo momento del suo essere e solo filosoficamente può essere datata, bestialità di questo tipo sarebbero normali solo nei laboratori eugenetici del terzo reich eppure Severino ha un sacco di alleati nel suo pontificare su vita e non vita. Io non penso alla chiesa in termini di santità o di infallibilità però alcune posizioni sono assolutamente in linea con la natura umana dell'uomo, l'unico essere a tuttoggi in grado di inventare la Natura senza subirla in tutto, pensiero, scelta e azione.
Perché perdermi su queste considerazioni e non prendere per mano le sirene portandole via dal mare per 5 minuti di libertà terrena? Perché tutta la mia struttura mentale è permeata di poesia e furore antidogmatico?
Perché sogno ancora indifferentemente a occhi chiusi o aperti? Poter rispondermi non è possibile, le verità sono finestre dell'io diverse dall'uno agli altri, la tua parola è il mio silenzio e la mia voce è la tua rabbia ed è così in eterno , è così da sempre. Dietro i cambiamenti c'è la calma raggiunta o la separazione stabilita se tu non mi cerchi più io devo non cercarti, se tu cambi il passo avanzando più in fretta io posso solo stare fermo e vederti sparire. Per ogni scommessa c'è una trasformazione, in bene o in male, amore.

 
Quando esci dalla battaglia
 
puoi solo mettere le pezze
e renderti vivibile
 
l'unico vestito
che possiedi
 
ripulirti inconscio
 
e voce
riprenderti i sentimenti
 
epurati di tensioni
dolori
 
e stress
 
iniziare a suggerirti le parole
ricrearti sembianze
 
che avevi gettato tra i rottami
falsificati granitici
 
eppure persi come ore alla fermata degli autobus
 
pieni di destini
dove il luogo
 
non ha meta
né frenesie da buttare sui cesti natalizi
 
parati a festa
 
nell'inno funebre
e edonista insieme
 
potenza dei disegni umani
fragili diamanti
 
vani nel tempo
 
come un perdono
o un Ezra Pound
 
in carcere
e libero
 
pura poesia
 
per chi si sente pazzo
tra le salme
e il pubblico.
 
 
 
Il piazzista di anime
 
fosse psiche la realtà sul foglio
un crocevia di ruggini mangiatrici di ferro
 
e musica dance
liberata dalle discoteche
 
fossi io un poeta
senza titoli di studio
 
e corazze nobiliari
il leasing del computer
 
e il gossip su internet
banalità tecnologiche
 
pozzi matematici
e lezioni di cyberg-punk
 
al Plastic
o i nani sui trampoli
 
a Piccadilly Circus
piccoli lussi di Londra
 
coi suoi autobus rossi
come il tuo rossetto
 
vita randagia
tra tv
 
e comici con le pezze
il nobel burla di Dario Fo
 
e Joyce a stanarci con l'Ulisse
nei dedali metaletterari
 
e nessun grazie
se sei persona e individuo
 
e non hai i collettivi alle spalle
né un 68 di fiori di piazza
 
e corteo
sei solo poeta
 
e non hai pubblico
gloria o editore
 
e allora le muse dei navigli
sono flash di sirene dal piercing arcobaleno..
 
 
 
Body's club
 
colazione con la musa
tra foglietti di copiature
 
luci sperimentali
chances di romanzi in versi
 
e tu staccata dal ruolo
incendi la bambola
 
e abbatti la scure
sul mio ego fotocopia
 
sbottoni la camicetta
e sbatti le ciglia nervosamente
 
non ami mai abbastanza
i demoni lunari
 
il ricalco che ti schiaccia il seno
come una corazza di gomma
 
seduce con durezza
fragili pagliacci
 
li scaglia nelle visioni
dal pozzo delle malattie
 
li ripudia
con le unghie
 
sotto le lacerazioni
incarna l'idolo
 
che ti azzanna
e ti lascia inerme
 
con i capezzoli freddi
trofei senza vita
 
nel film
che due identità
 
non salvano mai
body's club
 
nei corpi di vetro
che scoppiano
 
come città
nella tua mano di cenere.
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Agg. 16-11-2007