LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Angelo Falco
Nato a Savona il 4 dicembre 1937, attualmente pensionato dopo una vita trascorsa in qualità di vigile urbano nella sua città, in cui vive tuttora. Da sempre appassionato di poesia, cimentandosi ad esprimere i suoi sentimenti ha avuto modo di trovare enorme soddisfazione personale nel partecipare a premi e risulta tra i premiati in almeno 15 concorsi letterari ed è presente in varie antologie.
Un battito d'ali
 
Libertà delle lacrime,
rugiada dell'anima,
s'accende di luce
e incide sul viso
il lento migrare
della tristezza.
 
Rinchiuse nell'anima
magiche crisalidi di sale
non temono il silenzio,
cavalcano il tempo.
Da una sorgente senza età,
senza confini, emerge il primo
battito d'ali del dolore.
 
Si colmano spazi vuoti
lasciati nella mente...
 
Non devi privarti
di quella libertà.
Verrà, poi, il momento
che potrai ricordare
e tornare a sorridere...
 
 
 
Ombra
 
Ombra, opaca dimora
di limitati confini,
crogiolo vagante.
Vorrei raccogliessi
le immondizie dell'anima
e le portassi via,
adagiandole su prati
perché seccassero al sole.
Potresti liberarmi,
pulirmi, farmi rinascere,
tu che sai tutto di me.
Potrei darti
le angosce dell'anima
che mi rimbalzano dentro.
Nessuno vedrebbe
quanto peso trascini
e, se potessi
staccarti da me
ti lascerei immobile
inchiodata all'asfalto.
 
Ma in quel momento
non sarei più...
 
 
 
Altre ore...
 
Lembi azzurri di cielo
per nutrire la mente
e liberare i pensieri
dal giogo grigio dell'ora.
Oggi, si fa tormento il giorno
e aspetto altre ore
per dissetarmi, e aspetto...
 
Che strano tempo
molte volte vissuto.
Ripercorro orme
che conducono a niente
e, passo dopo passo
riscopro i dolori
di percorsi obbligati.
 
Se non avessi vissuto
dolori nell'anima
sarei meno temprato
per nuovi tormenti.
Passerà, presto,
anche il nuovo dolore
e nel vuoto dell'orma
si anniderà il ricordo...
 
 
 
Vorrei capire...
 
Segni del tempo nuovo
sulla soglia del terzo millennio,
con lo sguardo al futuro,
giunti a lambire
le sponde di un secolo nuovo.
È già il futuro ogni cosa
e immersi e avvolti noi siamo
in dimensioni sognanti.
 
Vorrei capire
se tutto questo progresso
di laser e computers,
di uteri in prestito,
di nati in provetta,
di menti bruciate,
di sguardi assetati,
di etniche stragi,
di prove nucleari
in atolli lontani,
se questo è il 2000
che noi sognavamo
quando da ragazzi
fantasticavamo.
 
Fammi capire o Dio
perché Tuo Figlio in Croce
2000 anni dopo
ancora è crocifisso
con chiodi di parole,
di gesti, di azioni,
di pensieri, di odio...
 

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Inserito il 20 giugno 1998